Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

cese (per non rimontare a tempi più remoti) è stata proclamata l'eguaglianza di diritto degli uomini e la libertà e sovranità dei popoli. Così il popolo è sovrano, ma la sua sovranità deve essere delegata ad altri, che la esercita a proprio beneficio; ed invece di trarre dalla sovranità popolare la logica conseguenza della necessità dell'emancipazione economica delle classi lavoratrici, si trae dalla mancata o ritardata attuazione di un nuovo ordinamento economico in cui venga a cessare la servitù del lavoratore, la conseguenza di rinnegare le conquiste fatte nel campo politico, proclamando il diritto di pochi a governare e dominare e a farsi la parte del leone nella ripartizione dei frutti dell'opera comune. La questio11e è dunque, in economia e i11politica, tra oligarchia (dominazione di pochi e asservimento delle moltitudini) e democrazia (intesa in senso lato come un gover110 di tutti in generale e quindi di nessuno in particolare, eguaglianza sociale e libertà individuale). . Il regime oligarchico restringe la società ad un piccolo nu~ mero di dirigenti o meglio di dominatori, che non sono poi affatto i n1igliori (siccl1é la denominazione che si usa dare loro di élite è immeritata, come riconosce anche il Mosca) e di cui . la volo11tà e l'intelligenza, naturalmente limitata, e l'interesse particolare s'impo~gono e prevalgono sulla volontà, soffocata e con1pressa, sull'intelligenza di cui si reprime lo sviluppo e sulle energie delle moltitudini, e quindi sugl'interessi generali dei componenti la società. Fu, è vero, un tempo in cui il capitalismo parve promuovere il progresso industriale e commerciale e l'incivilimento dei popoli; e lo Stato proteggere e difendere gl'interessi generali. . Ma ora le cose sono mutate. Con la costituzione dei grandi monopoli (sindacati, cartelli, ecc.), con lo sviluppo del sistema bancario, co11l'asservimento sempre maggiore dello Stato alla classe padronale e soprattutto all'alta finanza, il capitalismo ha appreso a trarre i suoi favolosi profitti dagli accaparramenti dei prodotti, dalle grosse speculazioni sui cambi, dalle tari~e diffe76 Biblioteca Gino Bianco

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