Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

IX. Causa prima e potremmo dire perpetua del progresso è l'incremento continuo della cultura (scienza, educazione, moralità) e della civiltà (diffusione e intensificazione dei bisogni e , accrescimento dei mezzi per soddisfarli). Così, accrescendosi il patrimonio morale e materiale degli uomini associati, si accrescono le relazioni sociali, si elaborano le norme per la reciproca condotta fra gl'individui e si perfezionano, differenziandosi, gli strumenti od organi sociali. L'umanità si eleva, l'organizzazione sociale estende le sue ramificazioni abbracciando un maggior numero d'interessi e . bisogni degli uomini associati. La vita dell'individt10 si inten.- sifìca e quasi si _compenetra in quella dell'aggregato sociale. Vi possono essere però e vi sono spesso nella vita dei popoli deviazioni e degenerazioni, cioè regressi. Ciò dipende, oltre che dalle influenze esterne, dal fatto che la società politica non è un tutto omogeneo, ma un aggregato di individui diversi e di aggregati diversi: nel suo seno si formano aggregati minori (famiglie, ceti, classi), i quali, perseguendo interessi particolari, vengono in contrasto fra loro e si sviluppano talvolta l'uno a spese dell'altro. La. società allora cresce, per così dire, da un lato solo e si deforma; scompare o si oscura nella coscienza degl'individui la visione dei fini comuni; le norme del vivere civile sono pervertite e rispondono agli interessi e ai capricci di una classe o ceto dominante, di cui gli organi sociali divengono strumento. La società non può più progredire, s'immobilizza ed è condannata a decadere e a perire, se non si esprimono da essa forze capaci di trasformarla. Attraverso però anc.he ai più grandi cataclismi storici, l'Umanità riprende e prosegue il suo cammino. Degli aggregati sociali si sfasciano; altri succedono. È ben raro che le conqui59 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==