La società politica dunque esiste ogni volta che un certo numero di uomini, in possesso di beni materiali e morali, si trovano uniti per interessi o fini proclamati essenziali alla loro convivenza e per il raggiungimento dei quali abbiano costituito o costituiscano gli organi opportuni (nelle società moderne organi politici, tecnici, amministrativi, centrali e locali, un'orga- · nizzazione economica con tutte le sue ramificazioni per l'industria, per l'agricoltura, per i trasporti, per il commercio, per il credito; ecc., e poi scuole, università, opere di assistenza, ecc.), e stabilito norme o consuetudinarie o legali (scritte) regolatrici della loro convivenza (i diritti e i doveri reciproci) e le sanzioni morali, sociali, religiose, economiche o giuridiche (politiche) che ne assicurino l'osservanza. IV. Se ci domandiamo come mai i milioni di uomini che convi- .vano insieme nell'uno o nell'altro territorio formando ciò che si dice una nazione o Stato, seguitano d'anno in anno e di secolo in secolo ad essere uniti insieme e non si scindano, non si separino, non si dividano sebbene tra essi non manchino divergenze di opinioni e d'interessi che talvolta prorompono in conflitti e possono anche in casi estremi provocare lo sfacelo della compagine politica, - la risposta non può essere che questa: questi uomini sono legati da mille fili invisibili - idee comuni, affetti (amicizia, famiglia), sentimenti, interessi, costumi, tradizioni, linguaggio, ecc. La formazione di questi vincoli è un fatto storico incancellabile: l'origine di essi si perde nella notte dei tempi e nei primordi dell'umanità; ma la varietà e intensità di essi dipendono dal modo come la società si viene formando e sviluppando. Vi sono gruppi nella società più solidali ed altri meno solidali. Vi possono essere stratificazioni diverse (Stati, classi, ceti, categorie) che hanno una duplice norma 53 Biblioteca Gino Bianco
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