suo partito. Lanciò ai compagni di Romagna un manifesto in cui, movendo dal concetto che la lotta dev'essere perseguita con tutt'i mezzi, proponeva d'inoltrarla anche nel campo del nemico, partecipando alle elezioni politiche per conquistare il diritto all'esistenza come partito e alla propaganda. Questo nuovo atteggiamento di Andrea Costa parve alla maggior parte dei suoi antichi compagni di fede, e forse era, una diserzione: certo era da prevedere che al primo passo ne sarebbero seguiti altri più gravi, e che infine il socialismo, smarrita la via 1naestra della propaganda rivoluzionaria, si sarebbe trascinato di transazione in transazione, fino a diventare quello che è oggi, un punto interrogativo ... o il partito di coloro che vogliono dare la scalata al potere, facendosi sgabello della classe operaia. Ma bisogna pur tener conto di altri coefficienti del nuovo indirizzo del socialismo, tra i quali la già nata e sempre crescente organizzazione del proletariato, che· reclamava miglioramenti economici immediati alla classe; e il parziale rinsavimento della borghesia, che riconobbe, almeno in astratto,. alcune delle verità fondamentali del socialismo e mostrò, fosse pure per paura del peggio, di voler andare incontro amichevolmente alle rivendicazioni- degli operai. Come effetto immediato la conversione di Andrea Costa produsse la scissione nel campo degl'internazionalisti: parte di essi rimasero fedeli al programma anarchico rivoluzionario, e lo svolsero portandolo poi alle estreme conseguenze logiche: altri aderirono alle idee del Costa e costituirono il partito socialista rivoluzionario italiano.. Il governo seppe (quest'abilità poliziesca gli dev'essere riconosciuta) trar profitto dalla discordia, e trattò con speciale riguardo i costiani (fino al punto che nei processi per associazione di malfattori i P. M. li distinguevano dagl'internazionalisti per domandarne la assoluzione), mentre infieriva viemmaggiormente contro gl'internazionalisti vecchi e nuovi con una vera caccia all'uomo, tentava d'infamarli nell'opinione pubblica e popolava di essi le prigioni e i domicili· coatti. Gli avvenimenti posteriori sono generalmente noti. Costa fu eletto deputato nel 1882: nonostante che avesse dichiarato prima delle elezioni di non volere prestare giuramento, entrò alla Camera . ' . giuro e rimase. 578 Biblioteca Gino Bianco
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