· Dove io non posso convenire con i sindacalisti è nell'esclusivismo della lotta di classe. Ammetto che la classe operaia, come quella che porta il maggior contributo alla causa del socialismo, debba stare in prima linea, debba fare da sé, uscir di tutela ed esercitare un'azione diretta sul Parlamento, sul governo e sulla borghesia capitalistica. Ma non può il partito socialista essere mutilato delle altre membra e con un colpo d'ascia essere ridotto al solo tronco della classe ope,;aia. Abbiamo classi d'impiegati, d'insegnanti, di contadini proprietari, di artigiani indipendenti che anch'esse lottano o possono lottare per l'eliminazione graduale del profitto economico e del potere politico: perché sono classi di lavoratori. A queste non si possono chiudere in faccia le porte di casa e lasciarle nel cortile o per le scale. La classe operaia stessa non tende a trasformarsi, direi quasi imborghesendosi? Abbiamo già una classe, che sì va facendo sempre più numerosa, di oper~i professionisti; e dovunque le condizioni economiche migliorino, si vedono sorgere e prosperare le cooperative di produzione, le piccole associazioni di due o tre operai industriali, ecc., come avviene sotto i nostri occhi in Roma. Il movimento socialistico comprende tutt'i movimenti particolari di classi cospiranti alla rinnovazione della società. Senza dire che se la classe operaia si isolasse, svilupperebbe in sé una tendenza egoistica, contraria alle finalità del socialismo. * * * Concludendo, io sono avverso al riformismo ministeriale o parlamentare o legalitario, come al sindacalismo esclusìvista. Se _dovessi denominarmi e classificarmi, mi direi riformista · rivoluzionario: riformista perché ritengo . che bisogna .battere . la via delle riforme trasformatrici dell'attuale ordinamento sociale: rivoluzionario, perché ritengo che la lotta per le riforme dev'essere combattuta no~ da un gruppetto parlamentare, ma direttamente dalle classi popolari, e con tutt'i mezzi, nessuno escluso. Ma, detto questo e precisato i punti di divergenza e di convergenza tra le varie opinioni o tendenze estreme e medie che sono 571 Biblioteca Gino Bianco
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