di condizioni, e distrutto quindi il socialismo. E sarebbe pure nullo il socialismo in una società in cui, proclamato che « tutto è di tutti » e che non vi debba essere né proprietà personale né salariato, gli uni poi, lavorando poco e consumando molto, costringessero di fatto gli altri a lavorare in parte anche per loro. L'errore nel quale molti socialisti incorrono è appunto quello di scambiare la sostanza del socialismo per le forme e modalità di esso. Errore gravissimo e dannosissimo, e dal quale noi, che aneliamo non già ad un trionfo di partito ma al miglioramento effettivo delle sorti umane, vorremmo dissuadere i lettori socialisti; perché (si noti bene) le forme del socialismo possono essere adoperate a distruggerne l'essenza. Purtroppo gli uomini sono corrivi ad invertire il mezzo in fine. Spesse volte nella storia, dopo aver sostenuto lunghe lotte per un principio, all'ultima ora si contentarono _di mutamenti apparenti; non di rado anche hanno riprodotto sotto nuove forme l'antico. Informi il cristianesimo di cui la sostanza è svanita ed è rimasta la cerimonia, il culto. La religione è morta: vive la superstizione. Ora, se ciò è avvenuto del cristianesimo, che fu un movimento politico-sociale che ebbe secoli d'incubazione e penetrò negli strati inferiori della società, anzi sorse da questi e venne poi diffondendosi ed elevandosi fino ai sommi, dove si · corruppe e sviò; non dobbiamo noi temere che possa avvenire altrettanto al socialismo? D'altra parte gli avversari del socialismo cadono nello stesso errore di prendere la forn1a per la sostanza: e mostrato che abbiano alcuni inconvenienti ed alcune imperfezioni dei sistemi proposti per l'attuazione del socialismo, credono di aver confutato per sempre il socialismo. Quando lo Schaffie definisce il socialismo « ogni gestione (Betrieb) pubblica delle funzioni economiche e sociali »,10 e fa del socialismo e del collettivismo tutt'una cosa, e afferma che « il collettivismo della democrazia sociale (tedesca) significa l'accentramento di tutta la produzione su base democratica per lo scopo di un'eguale od almeno proporzionale ripartizio11e del 38 Biblioteca Gino Bianco
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