si avvicinano. L'azione pratica unisce, le discussioni astratte dividono. Così termina il compagno Lagardelle il suo articolo, di cui la lettura potrebbe esser fatta anche da molti socialisti italiani con profitto. LA SINISTRA COSTITUZIONALE ;', Nella stampa socialista ferve la disputa intorno alla Sinistra costituzionale. E' essa morta per sempre? od è capace di rivivere? Ha ancora una funzione da compiere? Può contribuìre efficacemente al buon successo della resistenza contro la reazione governativa? Può rendere utili servigi alla democrazia nell'attuale momento politico? I pareri sono divisi. Bonomi, il Pessiinista, Turati, Colajanni sostengono il sì e il no con eguale valentia. A mio modesto avviso la questione non è di sapere se taluni gruppi di poltticanti che si chiamavano un tempo liberali e oggi si chiamano costituzionali, siano chiamati a rappresentare una parte più o meno importante nella presente lotta politica in pro della libertà contro l'arbitrio governativo. Molti, forse tutt'i caporioni politici italiani sono uomini finiti; e mi meraviglia come il Colajanni possa credere alla sincerità delle loro _convinzioni e prendere la loro mossa politica contro il governo per qualcos'altra che una fiaba per arrivare al potere; al quale pervenuti essi ricalcherebbero le orme dei loro predecessori, violerebbero a lor~ volta, e non per la prima volta, la Costituzione, e all'uopo ristabilirebbero stati d'assedio e tribunali militari, e farebbero fucilare gli alleati delle elezioni all'indomani di queste. Ma se gli uomini politici sono esauriti, la nazione italiana, checché si dica di popoli giovani e di popoli vecchi, non è esausta affatto; e la questione da risolvere, pare a me, è di sapere se nel paese, oltre ai socialisti e ai repubblicani, vi sia alcuna altra forza viva capace d'intervenire énergicamente nell'attuale lotta politica . ._•R: ivista critica del socialistno, 1899, pagg. 816-18. 554 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==