costituiti si trovano a militare fra i conservatori o magari fra i . . reaz1onar1. IL SOCIALISMO E LA QUESTIONE DREYFUS * « II socialismo e la questione Dreyfus » - Mouvement Socialiste) 15 marzo 1899. Nel fascicolo del 15 marzo 1899 - che contiene altri importanti articoli, di cui ci duole non poter dar conto per mancanza di spazio - Hubert Lagardelle termina il suo esame dell'atteggiamento preso dai socialisti verso la questione Dreyfus. E' un esame coraggioso, autocritico, nel quale si rivela la convinzione sicura del socialista che non teme di rinnegare i propri' princìpi, confessando i suoi errori. . « I socialisti debbono a se medesimi la verità - dice giustamente il Largardelle. E' la forza del nostro movimento di attingere la sua virtù nella libera critica di se stesso. Bisogna persuadersi che non v'è una .Ragion di Stato socialista ». . « Ogni compagno non ha già il diritto ma il dovere di esprimere altamente la sua opinione sulle questioni controverse della dottrina e della tattica. La libertà di discussione non è soltanto la base deniocratica della nostra azione teorica e pratica, essa è ancora la sorgente di ogni vita e d'ogni progresso ». Dinanzi alla questione Dreyfus, e propriamente nel periodo di incertezza che. corse dal processo Zola al suicidio di Henry, i socialisti francesi si divisero in tre gruppi: la parte che agiva) la parte che esitava e la parte che si asteneva. Jaurès, la Petite Republique, molti Indipendenti, il Partito Operaio Socialista Rivoluzionario formava.no il primo gruppo. · La parte esitante era rappresentata principalmente. dal Partito Socialista Rivoluzionario. Si dichiararono astensionisti da una parte Millerand e l'estrema destra del socialismo, dall'altra parte il Partito Operaio Francese (marxisti). · * Rivista critica del socialismo, pagg. 375-76. 552 Biblioteca Gino Bianco
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