Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

mente il mio pensiero. Le scomuniche non mi spaventano, n1a 1ni addolorano. Perché che dirà la gente se vede i socialisti oggi mettere all'indice uomini che hanno, come gli scrittori di questa rivista, un non breve stato di servizio in pro della Causa? Dirà giustamente che se oggi i socialisti lanciano scomuniche, andando al potere essi fulminerebbero addirittura anni di galera contro quelli che non la pensano come loro. E questo - credano a me gli amici dell'Avanti! - è il peggiore servizio che essi possano rendere al socialismo. Nota. - Qualche giornale conservatore si è fregato le mani alla discordia che sarebbe scoppiata nel campo socialista e propriamente tra gli scrittori dell'Avanti! e quelli della Rivista, e ne presagisce « un crollo e una rapida e diversa ricostituzione » del partito socialista. Vana profezia, perché la discordia non è che sulla teoria: il .partito socialista italiano si è già da tempo incamminato nella via delle rivendicazioni pratiche, che risponqono ai sentimenti e ai bisogni delle moltitudini. PER UN PROGRAMMA CONCORDE DEI PARTITI POPOLARI I.* Il programma dei Partiti popolari non dev'essere, secondo noi, un'arida enumerazione di riforme politiche, amministrative, tributarie, giuridiche, ecc., ma deve porre nettamente la questione: governo di popolo o consorteria, democrazia sociale o dispotismo. È necessario combattere il pregiudizio antiparlamentare e dimostrare che il governo di uno solo è una finzione, perché la complicata amministrazione di un grande Stato moderno non può essere mos- .sa e guidata dalla volontà di uno solo. Il despota non può non circon- * Rivista critica del socialismo, 1899, pagg. 692-93. 548 Biblioteca Gino Bianco

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