Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

zione sia esercitata sotto gli occhi e col gradimento di tutti gli interessati. Quelli che intendono per democrazia l'abdicazione della sovranità popolare a favore d'un governo, la soggezione eguale di tutti al potere costituito, una specie di dispotismo a base di suffragio universale, s'ingannano a partito. Il principio democratico per eccellenza sarebbe l'assenza di ogni coazione, la gestione degl'interessi comuni per via di libere discussioni e di liberi accordi fra gl'interessati; e questo principio costituisce ancl1e l'essenza dell'anarchismo; il quale non propugna già l'abolizione dell'azienda governativa, né dei servizi pubblici comunali, né il trionfo della folla anonima, né il libito dell'individuo; ma vuole che non vi sia dominazione o tirannia di sorta; che, per quanto è possibile, gli uomini agiscano liberamente, spontaneamente, associandosi secondo le loro convenienze, separandosi quando non vanno più d'accordo, accudendo alle loro faccende direttam'ente, quando possono; e quando non possono, nominino persone competenti, le quali rimangano soggette al volere degl'interessati. Del resto, la tirannia di molti vale quanto quella di uno o di pochi. Lo sfruttamento politico equivale negli effetti all'economico. Chi può dire che il governo abbia contribuito e contribuisca meno del capitalismo alla miseria e alla schiavitù delle moltitudini lavo- . ratrici? Chi, riandando la storia politica di questo -secolo, può affermare che la b9rghesia debba il suo arricchimento piuttosto ai profitti industriali che alla conquista del potere politico, alla legislazione e all'amministrazione, cioè al mal governo della cosa pubblica? 9 Che il lavoratore sia schiavo di un ceto di capitalisti o di un governo, non è tutt'uno? non è tutt'uno che i profitti siano prelevati dal capitalista sulla giornata di lavoro, o sul totale della pro.duzione dall'amministrazione collettiva? Se la moltitudine invece di essere soggetta al « vampiro-capi9 Un saggio di ciò che ha fatto lo Stato in Italia per arricchire la borghesia si trova nel nostro libro << L'Italie telle qu'elle est», Paris, 1890, ed. Savine. [Tradotto in italiano col titolo « Questa è l'Italia», Milano, Cooperativa popolare, 1953]. 36 BibliotecaGino Bianco

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