Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

e (per chi non ci conosce è necessario aggiungere) non da oggi, ma da un tempo in cui il socialismo in Italia veniva considerato come una novità piuttosto curiosa che pericolosa. Crediamo che non si vorrà dubitare del nostro amore per la Causa; ma confessiamo di non avere il fanatismo dei neofiti né la fiera intolleranza di coloro che venuti quando erasi formato un corpo di dottrine, lo hanno, per così dire, ingoiato tutto in una volta, come s'ingoia dai credenti l'ostia consacrata; e giurano che quello è il socialismo, il vero, e si scandalizzano che altri ne possa immaginare e professare un altro, ossia possa vedere il socialismo sotto un altro aspetto. Noi possiamo ingannarci; ma ci sforziamo di vedere le cose come sono, non come a noi piacerebbe. che fossero; non chiudiamo gli occhi alla verità, né ci sforziamo di nasconderla, quando essa sembra opporsi ai nostri desideri. Siamo convinti che essa non può attraversare il cammino della Giustizia; che dove è il vero, ivi si trova anche il bene e il giusto. Ci abbandoniamo perciò alla sua guida, sicuri che· essa ci darà più che non ci tolga, ci avvicinerà sempre più alla méta. * * * ... Il socialismo ha attraversato varie fasi. Fu da prima sogno di solitari, divenne, appresso, la dottrina di una scuola, anzi di parecchie scuole; passò ad essere il programma di un partito politico; e da ultimo divenne la bandiera di una classe, la più numerosa della sociétà. Ora esso, continuando a diffondersi, sta per diventare la comune aspirazione di tutti gli uomini che desiderano progredire e migliorare. Ad ognuna delle tappe percorse cadde~o vecchie teorie e se ne inventarono delle nuove; furono demoliti dei sistemi e ne furono edificati altri; sorsero nuovi campioni, nuovi maestri. Non è da presumere che oggi debba avvenire la stessa cosa? che le teorie ora accettate dalla maggior parte dei socialisti debbano modificarsi? ·che i sistemi proposti debbano dar luogo ad altri meglio elaborati? e che -uomini nuovi ~ar~nq.o riconosciuti d'ora innanzi come interpreti e rappresentanti dell'Idea umanitaria? 539 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==