Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

bero abolire lo Stato e da questa abolizione si ripromettono che nasca l'ordine di cose preconizzato dal socialismo. Quelli ritengono necessario che l'organizzazione sociale sia regolata dall'alto: questi ritengono nociva ogni regolamentazione o coazione e credono che l'armonia si stabilisca meglio fra gli uomini lasciando agire ciascuno a sua posta, per virtù di coadattamento spontaneo, per forza d'interessi solidali. Ma sì gli uni che gli altri convengono nell'osteggiare ogni dominazione, nel desi_derare di sostituire, come dice l'Engels, « al governo degli uomini l'amministrazione delle cose ». Parimenti, alcuni socialisti vorrebbero messa in comune la proprietà e devoluta alla collettività, interdetta l'app!opriazione della terra e degli altri strumenti di lavoro. Altri vorrebbero trasferito dall'individuo alla collettività il titolo di proprietà dei mezzi di lavoro, ma vorrebbero ripartito l'uso di essi tra i gruppi e tra i singoli membri della comunità. Altri ancora propongono di permettere addirittura· l'individualità dei possessi, impedendone le disuguaglianze col credito gratùito. Ma tutti essi accettano il principio della socializzazione dei mezzi di lavoro, dell'oppor- .tunità eguale e dell'obbligo comune di lavoro per tutti gli • • uom1n1. Tra le varie scuole, autoritari e libertari, collettivisti, comunisti, mutualisti, ecc. vi è semplice discordia di metodo; e se leggiamo bene in fondo al loro pensiero, anche la discrepanza delle opinioni sul metodo in gran parte sparisce. Infatti è facile scorgere che lo « Stato libero » dei socialisti democratici non è, se ben inteso e applicato, che la società liberamente organata degli anarchici. Il governo di tutti in generale equivale al governo di nessuno in particolare. La· libertà e indipendenza dell'individuo, il rispetto delle minoranze fanno parte a un tempo del principio anarchico e del principio democratico. Un sistema realmente democratico esige che tutt'i diritti e tutti gl'interessi, di maggioranze e di minoranze, siano fatti valere, che nòn vi sia sopraffazione o dominazione, ma semplice amministrazione d'interessi collettivi: che l'amministra35 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==