Da principio i più stimati, quelli che avranno acquistata maggiore esperienza nella gestione delle aziende economiche, prenderanno le iniziative necessarie per la produzione e per gli approvvigionamenti. Le cooperative esistenti, le fabbriche occupate dalle maestranze rispettive, taluni organi tecnici attuali o in formazione (uffici di statistica, scuole, enti per i consumi, enti autonomi per i porti, per i trasporti ferroviari, ecc.) ed altri che sorgeranno o verranno istituiti a colmare i vuoti della presente organizzazione economica, disciplineranno il proprio funzionamento costituendo nel loro seno co11sigli, precisando i propri compiti, coordinando le loro attività, ecc. Le norme adottate verranno poi discusse, emendate, coordinate da appositi uffici, commissioni o da assemblee e congressi, che le sottoporranno all'approvazione popolare nel modo che verrà stabilito. Vi saranno anche qui organi rappresentativi locali e generali - forse un Parlamento economico distinto dal Parlamento politico. La legislazione generale apparterrà a quest'ultimo: la tecnica, al primo. Ma si capisce che vi saranno materie da trattare in comune, e quindi necessità di regolare i rapporti fra l'uno e l'altro. L'organizzazione economica e l'organizzazione politica dovranno comunicare tra loro e da ultimo sono destinate a fondersi: ma noi non dobbiamo occuparci del più o meno lontano • avvenire. Ritornando al momento, potremmo dire all'attimo rivoluzionario, noi dobbiamo insistere sul concetto già espresso che non vi dovranno essere né vendette, né violenze, né violazione di libertà individuali, né odiosi privilegi in danno di minoranze. Come la dittatura o ufficiale o di fatto è sempre dittatura, così il terrorismo o autoritario o libertario (sic!) è sempre ter- • ror1smo. Terrorismo libertario! Strano che chi ha coniato questa frase - un anarchico dei più miti e avveduti - abbia potuto non scorgere la stridente contraddizione tra i due termini! 528 BibliotecaGino Bianco
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