cialmente proclamata, sarebbero riluttanti al lavoro e vi dovrebbero essere costretti con la forza. Ripudiata, dunque, ogni specie di dittatura, che cosa rimane a fare? Evidentemente quello che si è fatto sempre in tutti i movimenti rivoluzionari. Gli uomini che avranno maggiore spirito d'iniziativa e che si saranno acqt1istata la fiducia delle masse per prove date di disinteresse e di capacità, saranno chiamati dall'opinione pubblica, nelle varie località, a costituire comitati provvisori per l'organizzazione della difesa e dei servizi di approvvigionamento. Essi procederanno nei loro compiti senza voler imporre la loro volontà, senza arrogarsi un potere, senza circondarsi di armati e> bisogna aggiungere, senza compiere vendette o stragi o sopraffazio11i. Intanto le masse si organizzeranno in associazioni, clubs, consigli territoriali o professionali, sorveglieranno l'opera dei comitati approvandola o disapprovandola, sostituendo membri più fidati a quelli che mostreranno inclinazione ad abusi o violenze, proclameranno i nuovi diritti e i 11uovi doveri, abbozzeranno le norme fondamentali per il funzionamento dei pubblici servizi, e stabiliranno rapporti permanenti fra le associazioni, i Comuni, ecc., coordinando gl'interessi locali mediante federa- • • • z1on1, congressi, ecc. Molti organi tecnici e amministrativi oggi esistenti od in for1nazione, continueranno a funzionare e verranno adattati alle nuove condizioni. Altri ne saranno istituiti. Così si forma la nuova organizzazione politica, che da provvisoria, con le opportune modificazioni dettate dall'esperienza, diventerà definitiva, salvo le ulteriori modificazioni e i continui perfezionamenti. _. · Vi sarà un'assemblea generale che stabilisca il patto fondamentale, la costituzione della nuova società? Sebbene oggi la parola « Costituente » susciti l'idea di una accozzaglia di persone che emanano da diverse classi e rappresentano opposte tendenze e discordi interessi, e quindi di un 526 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==