Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

L'ATTUAZIONE DEL SOCIALISMO* EVOLUZIONE E RIVOLUZIONE. Il concetto di evoluzione (sociale) adombrato nelle pagine precedenti è quello di un lavorìo intimo nelle cose e negli uomini che compongono la società umana (guardata nel suo complesso, astrazioQ facendo dalle particolari condizioni di sviluppo e dalle · particolarità di struttura di ciascuna organizzazione sociale): lavorìo che prepara una trasformazione, cioè un trapasso più o · meno brusco e violento a un nuovo ordinamento sociale, covato più o meno lungamente in seno al presente. Il quale trapasso si concepisce come un fatto violento, reso necessario per il mutamento delle istituzioni (e dei costumi) e determinato dall'accumularsi di nuove forze ad un polo della società in contrasto con le forze dominanti. Si ritiene generalmente che la rivoluzione, una volta scoppiata, debba avere una più o meno lunga durata, durante la quale si svolgano le conseguenze dei nuovi princìpi da essa proclamati, si attui la trasformazione degl'istituti sociali (politici, economici, amministrativi) e si operi contemporaneamente quella dei costumi e delle idee. In generale teniamo davanti alla mente la Rivoluzione francese, che durò dall'89 fino all'Impero, ebbe fasi diverse, intensificandosi e investendo classi diverse della popolazione e partiti politici; e con la guerra portò i suoi principi per_il mondo, ope- * « Il problema economico e politico del socialismo», 1921, pag. 195 e seguenti. · 513 Biblioteca Gino Bianco

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