trarie, ecco che se ne svincola e si rialza per riprendere la lotta con maggior vigore. Per comprenderlo bisogna riandare con la mente alle grandi tendenze storiche, al Cristianesimo, alla Riforma, al movimento liberale iniziato dall'Enciclopedia, continuato dalla Rivoluzione francese e terminato nelle rivoluzioni politiche di questo secolo. Tutte le grandi tendenze umane si associano con tendenze (idee scientifiche e intuizioni , morali) particolari, e formano con queste combinazioni diverse e mutevoli. · Noi abbiamo appunto, in questo momento, molte specie e varietà di socialismi, ossia combinazioni varie risultanti dal1'associazione di tendenze secondarie alla tendenza massima che ci mena all'eguaglianza e alla giu-stizia. Abbiamo un socialismo cattolico, ateo, protestante, semita e antisemita, materialista, darwinista, idealista e quasi ascetico; economico, politico, giuridico, etico; scientifico e letterario; .operaio, piccolo borghese, padronale e cesareo; autoritario, anarchico; comunista, individualista, ecc., senza parlare dei piani di applicazione ancor più diversi. Se ciò prova la grande vitalità del socialismo e il suo ~iffondersi per tutti i meati del pensiero e della vita della umanità, non è però da credere che la sorte del socialismo sia legata a quella delle varie dottrine summentovate. Quelli che combattono e quelli che difendono il socialismo in nome del darwinismo, dell'evoluzione o di altra teoria o ipotesi filosofica, fanno opera vana. Le teorie cadono o si modificano: l'aspirazione fondamentale del socialismo resta e • s1 propaga. In un tempo che il socialismo, o almeno i socialisti parvero far causa comune con i liberi pensatori, il Biichner, che era libero pensatore e socialista, affermò non esservi necessaria correlazione fra le due dottrine. 1 Si può essere atei e socialisti; ma un socialismo ateo, un socialismo di cui l'ateismo fosse 1 L. Biichner, « La libre pensée et la question sociale», Société Nouvé'lle, 1887, p. 5. 29 Biblioteca Gino Bianco
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