famiglia stessa (già iniziata con l'emigrazione), sia per progressi tecnici. Ma finché ciò non avvenga, non vediamo ragione perché si debba strappare il coltivatore al suo campo, al suo orto, alla sua vigna e gettarlo nel vortice della vita cittadina. Bisognerebbe forse anzi accrescere i legami del coltivatore alla terra, costituire « il bene di famiglia», l'homested, e rimuovere le cause che oggi perturbano l'economia familiare rurale. Queste famiglie di agricoltori soffrono, se hanno un proprietario, per le esose esigenze di questo; soffrono per le usure che talvolta sono costretti a subire; per la mancanza di mezzi di coltivazione, per le àlee dei raccolti, infine per le difficoltà che incontrano· nello smercio dei prodotti e per l'altalena dei prezzi, che son fatti ribassare quando il contadino ha bisogno di vendere e rialzare nel caso contrario. · . Da ciò segue che la risoluzione del problema della piccola coltura - o azienda agricola familiare - sta nell'organizzazione dei cambi, del credito e dell'assicurazione sociale - di cui diremo appresso - e 11ellaeliminazione del proprietario, che dovrà essere sostituito dalla collettività, a cui il contadino corrisponderà la· rendita (perché, se è giusto che egli goda i frutti del suo lavoro, non sarebbe giusto che egli si appropriasse il di più, che, come abbiam veduto, corrisponde al grado di ferti-• lità del suolo e ad altre circostanze estrinseche al lavoro) sotto forma di inzposta unic~ o contributo alle spese generali. Parimenti per la piccola industria domestica, per l'artigia11ato,il problema da risolvere è quello degli strumenti di lavoro che mancl1ino o si debbano rinnovare, e quindi del credito e dell'assicurazione e dello s1nercio dei prodotti. Non sarà difficile risolvere quest'ultimo problema, riunendo i prodotti in magazzini di rivendita, dov'essi siano alla portata dei -consumatori, con poca spesa. Quanto al credito e all'assicurazione, una forma di credito mutuo e di assicurazione mutua sembra poter soddisfare ai bisog11i di questa categoria di produttori; forma semplice che escluderebbe speculazioni e sperperi, e sarebbe controllata direttamente dagl'interessati. 460 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==