Essa però si riserverebbe il dominio diretto sulla terra e sui capitali, che essa concederebbe agl'individui o alle associazioni per un tempo e a condizioni determinate, fra cui quella del pagamento di una rendita, il cui ammontare sarebbe determinato dalla maggiore o minore richiesta. Le regole per queste concessioni potrebbero facilmente essere stabilite in modo da evitare arbitrii. Si potrebbe stabilire che alle offerte individuali fossero preferite, a pari condizioni, quelle delle - associazioni cooperative, e magari quelle degl'individui dimoranti nella località a quelle degli estranei. Si potrebbe stabilire la pubblicità dei concorsi, un limite di durata per ogni concessione, patti risolutivi, ecc., ecc.. Gl'individui e i gruppi, pagata la rendita alla collettività, farebbero propri i prodotti del lavoro,. li consumerebbero o li cambierebbero alle condizioni che piacesse loro di stabilire. I rapporti tra cooperatori, la durata del lavoro, le norme per la direzione tecnica e per la ripartizione dei prodotti e simili cose sarebbero stabiliti dai soci stessi nei patti di associazione e nelle assemblee sociali. Nondimeno vi sarebbero regole generali, adottate dalla collettività, intese a mantenere l'equità tanto nei patti di associazione, quanto nei cambi e patti di cambio. Potrebb'essere stabilito un massimo di lavoro, un minimo di ricompensa (da essere determinato per ciascuna industria dalle associazioni di mestriere e da probiviri, ecc.) insieme con altre norme d'interesse generale: condizioni igieniche per le fabbriche, pubblicità delle aziende per appurare i costi e impedire i monopoli, divi~ti di usure e di speculazioni fraudolente, rispetto dovuto ai diritti ·e agl'interessi delle minoranze, e~c. A queste regole che rappresentano, come ho dimostrato altrove, un perfezionamento del sentimento attuale di giustizia, le associazioni sarebbero tenute ad uniformarsi. Si tratta di un nuovo diritto da elaborare, il diritto o la giustizia economica. L'ammontare delle rendite da corrispondersi per le terre, le fabbriche, ecc. concesse ai privati o alle associazioni, sarebbe determinato dall'offerta e dalla domanda. Chi potesse o sapesse far l'uso migliore di una data cosa, offrirebbe la rendita maggiore e verrebbe preferito. Così le cose riceverebbero la destinazione più pro453 Biblio eca Gino Bianco
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