Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

del socialismo - risulteranno attuati non dall'applicazione pura e semplice di un dato piano di organizzazione economica, ma dal sorgere e consolidarsi di istituzioni varie e diverse nei vari luoghi. Talune di codeste istituzioni sono già spuntate: altre si verranno ideando e attuando più tardi. Nessuna di esse è necessaria: in nessuna di esse risiede specialmente il socialismo, ma in esse tutte e nello spirito che le informa. I modi di attuazione del socialismo possono variare quasi all 'infìni to. Quello che preme, ripetiamo ancora una volta, è che tutti gli uomini lavorino; che tutti abbiano accesso ai mezzi di produzione; che ciascuno sia libero di scegliere il genere di lavoro e gli oggetti di consumo che meglio gli convengono; che il lavoro sia reso più produttivo, togliendosi gl'impedimenti dei monopoli; che ne siano rimossi i pericoli e gli effetti nocivi alla salute del lavoratore, migliorandosi i metodi industriali; che i cambi siano equi e che non vi siano ineguaglianze. permanenti e distinzioni di classi nella società. APPENDICE INTEGRATIVA RISPOSTA AD ARTURO LABRIOLA * Mi spiego con altre parole. La collettività lascerebbe agl'individui e alle associazioni l'iniziativa della produzione e dei cambi - salvo poche industrie, di quelle che possono dar luogo facilmente a monopolio, che la collettività potrebbe esercitare direttamente per suo conto. * Utili chiarimenti e precisazioni alla soluzione del problema dell'ordinamento economico del socialismo, delineata nelle pagine precedenti, sono contenuti "in un capitolo de « L'utopia collettivista», 1898 (pag. 68 e seguenti) che riproduciamo in gran parte, anche per l'interesse che offre la risposta del Merlino alle critiche rivoltegli da Arturo Labriola in una recensione del suo libro « Pro e contro il socialismo», recensione sotto altri rispetti favorevole, apparsa nella rivista Critica Sociale. 452 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==