Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

dove si esercitano molte piccole industrie, la nota dominante potrà essere una vasta cooperativa di consumo, con rami di produzione. In qualche luogo la terra potrà essere posseduta e coltivata separatamente da famiglie di agricoltori - uniti insieme forse per le operazioni di cambio, cioè per lo smercio dei prodotti e per l'acquisto della materia prima e di alcuni oggetti di consumo e per altri scopi e interessi comuni. In uno stesso paese vi potranno essere varie forme di produzione; la piccola e la grande coltura, l'industria privata, la cooperativa, la comunale, ecc. vivranno l'una a fianco dell'altra, offrendo all'individuo la scelta tra situazioni diverse. L'organizzazione economica non sarà così compatta, uniforme, accentrata e unitaria, come a taluni piace immaginare che debba essere necessariamente un regime socialistico: neppure si comporrà di gruppi isolati o rivali. LA PROPRIETÀ DEI MEZZI DI PRODUZIONE ~•: La proprietà diretta dei mezzi di produzione (terra, macchine, materie prime da estrarsi dal suolo, mezzi di trasporto, di distribuzione e di cambio) apparterrebbe alla collettività in genere, agli abitanti tutti di un dato territorio. Gl'individui od associazioni per ottenere l'uso dei mezzi di produzione dovrebbero offrire una rendita corrispondente alla parte che rappresenta lo strumento di produzione (capitale o terra) nel valore dei prodotti. Chi offrirebbe di più alla collettività, vale a dir~ chi può fare del mezzo di lavoro l'impiego più produttivo, sarebbe preferito. Questa sarebbe la pietra di paragone fra le varie intraprese: la più vantaggiosa prevarrebbe. S'intende che occorrerebbe stabilire norme a garanzia della regolarità di queste attribuzioni (come ve ne sono oggi per gli appalti pubblici). Si potrebbe stabilire la preferenza di as- . sociazioni cooperative a privati intraprenditori. Bisognerebbe * « Pro e ·contro il socialismo», 1897, pagg. 232-33. 442 Biblioteca Gino Bianco

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