non al lavoro dell'individuo, ma al valore sociale del mezzo di produzione, e propriamente le rendite di fertilità, di situazione, ecc. Queste rendite rappresentano la parte delle influenze sociali nella produzione; ed è giusto perciò che cedano a beneficio della collettività e siano impiegate a promuovere appunto il benessere generale e a mantenere l'eguaglianza delle condizioni. La collettività non è chiamata ad organizzare la produzione e i cambi secondo un piano unico obbligatorio, assegnando ai gruppi e agl'individui i compiti e le ricompense rispettive. Questo piano unico regolatore ·fatto da un'amministrazione centrale è incompatibile con la crescente varietà delle attività e dei bisogni e con la crescente complicazione dei rapporti in ·generale e dei cambi in particolare. Soltanto per piccole località si può immaginare una cosa simile: una società cooperativa di consumo o una federazione di società cooperative che abbraccino tutta la popolazione della località e sopprimano ogni commercio all'interno e ogni concorrenza, organizzando la produzione unicamente per il consumo. Un piano generale, completo di produzione e di distribuzione per un intero paese, non si può immaginare se non come il risultato di accordi (variabili) fra le varie comunità e organizzazioni; e forse un piano economico universale, o mondiale, non si può immaginare affatto. . . L'organizzazione economica sarà dunque varia e diversa, secondo il grado di civiltà dei vari paesi, secondo la natura del suolo e il genere delle industrie che vi prevalgono e il carattere degli abitanti. Nei grandi centri di popolazione è probabile che prevalga l'organizzazione collettivistica - la gestione diretta da parte della collettività di quelle industrie che servono a fornire oggetti di uso comune a tutti gli abitanti (acqua, luce, mezzi di locomozione, ecc.). Nei centri minerari o manifatturieri il centro dell'organizzazione economica potrà essere la . miniera o il grande opificio - organizz~to. come _una vasta cooperativa di produzione; attorno alla quale poi sorgeranno associazioni minori, società per l'acquisto dei principali oggetti di consumo, scuole, ospedali, clubs, ecc. Invece nelle· località 441 · Biblioteca Gino Bianco
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