Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

ziali del socialismo, l'eguaglianza di condizioni che deve regnare tra gli uomini, la libertà di scelta di lavoro e di consumo che ciascuno deve godere, le norme e i limiti della pubblica amministrazione e i diritti inviolabili dei cittadini. I problemi della organizzazio11esociale debbono essere risolti in concreto, non con una formula vaga e generica, dietro la quale la realtà delle cose sparisce. Noi dunque non ci dichiariamo soddisfatti del collettivismo; ma non perciò si ha diritto di accusarci di rinunciare all'ideale socialista. Non siamo noi quelli che negano la forza propulsiva delle grandi idee e la virtù feconda dei nobili entusiasmi. Pur troppo però è vero che la grande maggioranza degli uomini, specie dei lavoratori, non ha oggi e non può avere un ideale, cioè una chiara visione di un nuovo ordine sociale, ma è spinta a lottare dai bisogni impellenti della vita e da un vago sentimento di giustizia. Sentimento di giustizia e bisogni impellenti chè non sono particolari alla classe lavoratrice. Affrettiamoci a dirlo, perché è questa una delle principali caratteristiche del nostro modo di concepire il socialismo. Un ragguardevole numero di uomini sente fin da oggi il bisogno di una nuova vita, anela a nuovi ordinamenti, a nuovi orizzonti sociali· e vive nell'aspettativa di un mondo 1nigliore. Conviene ai socialisti rintuzzare questi sentimenti? versare su di essi il ridicolo, chiamandoli coll'abusato nome di filantropia? Conviene acuire i dissidi fra gl'individui, tra le classi, tra i popoli, o convien meglio dar risalto agl'interessi comuni, persuadere gli uomini di tutte le condizioni sociali che v'è un ordine migliore, nel quale ·tutti possono vivere materialmente e ·moralmente assai meglio che non oggi? Noi non vogliamo affettare cavalleria per le classi superiori, ma neanche adulare le inferiori. Nessuna classe in particolare è pari all'alto compito di riformare il mondo. Fu tempo in cui si faceva un gran discorrere delle missioni che la provvidenza o la natura avrebbe affidato alle varie nazioni. Oggi si parla di una missione della classe operaia. Noi non solo non vi 428 Biblioteca Gino Bianco

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