Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

è costretto a riconoscere che « la sociologia può prevedere l'inevitabile sparizione della classe oziosa » 2 • Dunque, esiste una classe oziosa; ed essa deve sparire; e devono sparire - vengono già alterandosi - le condizioni che rendono possibile l'esistenza di una tale classe e le istitu- , zioni a cui essa dà luogo; ed in quella vece nuove condizioni di conviv·enza, nuove relazioni sociali, nuove istituzioni vengono formandosi o ideandosi. E che cos'è tutto ciò se non il socialismo che lo scrittore francese si allude di confutare? Confutare il socialismo ammettendo la tesi fondamentale del socialismo: l'eliminazione della classe oziosa, l'eguaglianza degli uomini dinanzi alla necessità del lavoro: ecco a che sono .ridotti i critici del socialismo. III. i: Noi non sosteniamo affatto, come si va dicendo, che si debba rinunziare all'ideale socialista e contentarsi di aiutare la gente a migliorare la propria condizione sotto il regime attuale. Nessuno più di noi è convinto esser necessaria una radicale trasfor~azione degli ordinamenti sociali. Ma appunto perché desideriamo che la trasformazione sia radicale, non ci appaghiamo del passaggio della direzione delle industrie e dei cambi da pochi capitalisti e banchieri coalizzati ad un'amministrazione centrale (collettivismo), perché questo sarebbe un mutamento di pura forma, e sotto la nuova forma si potrebbe nascondere un vecchio inganno. All'ombra dell'amministrazione collettiva si potrebbero commettere chissà quanti arbitrii e quante ingiustizie! Noi dobbiamo premunirci da questo pericolo, determinando bene il contenuto della nuova società, i principi essen2 G. Richard, « Le socialisme e la science sociale », Paris, 1897, pagg. 164 e 190. •/( Da « In difesa del nostro programma», Rivista critica del socialismo, 1899, pagg. 98-100. 427 ·Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==