Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

moneta - idea che oggi ha il maggior numero di seguaci negli Stati Uniti d'America - a che cosa intendeva egli se non a dare per questo modo lo strumento di lavoro a tutti gli operai? E quando il George propone di tassare la re_nditadel suolo e di adibire il prodotto della tassa unica a riscattare i principali monopoli, non è forse anche il suo scopo quello di stabilire eguali condizioni economiche, dando a tutti gli uomini l'accesso ai mezzi di lavoro e non lasciando a nessuno più che il frutto delle sue fatiche? E quando tra gli « affini » del socialismo la scuola mazziniana propone le libere associazioni dotate di capitale, e la scuola cattolico-socialista del Buchez vuole costituire un'associazione operaia di produzione con c~pitale inalienabile, non è pure loro scopo « di rimettere nelle -mani dell'operaio lo strumento del lavoro? » E non si prefigge lo stesso scopo il socialismo cooperativo con la costituzione di cooperative di consumo che si raggruppano tra loro, trattano direttamente coi produttori, accumulano riserve, commanditano prima le industrie più necessarie, poi industrie di lusso e da ultimo creano una specie di repubblica autonoma? 1 Financo nelle proposte di riforme parziali e transitorie: imposta progressiva, abolizione o limitazione dell'eredità e in tutte le domande degli operai non socialisti l'aspirazione ad una società egualitaria è manifesta: aspirazione· che emana da tutta la vita e da tutta la cultura attuale e di cui il socialismo è effetto, non causa. Uno scrittore recentissimo - Gaston Richard - dopo avere affermato erroneamente che il socialismo è abolizione della concorrenza e della divisione sociale di lavoro e che esso vorrebbe condannare la società alla consumazione immediata, 1 I coniugi S. e B. Webb, della Fabian Society, in un libro recente, « The , cooperative Movement >>, immaginano la società futura come una federazione di società cooperative di consumo, che abbraccino tutta la popolaz.ione di un paese e sopprimano ogni commercio e ogni concorrenza, e organizzino la produzione unicamente con riguardo al consumo. 426 Biblioteca Gino Bianco

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