Vale a dire che la rimunerazione del lavoro e la ragione di scambio dei prodotti debbono variare secondo la domanda e la offerta, relative ad ogni genere di lavoro e ad ogni oggetto di consumo in particolare: e così le differenze di rimunerazione e le variazioni dei prezzi delle cose procurano differenze di benessere fra gl'individui in rapporto al loro lavoro. Tali differenze di benessere (che d'altra parte la solidarietà praticata fra gl'individui può attenuare) sono utili e giuste finché non oltrepassano un certo limite, ossia finché non permettono a un certo numero d'individui di accaparrare gli strumenti di lavoro e di ridurre la moltitudine all'impotenza e alla schiavitù. Ed è appunto perciò che la società deve rivendicare almeno i più importanti fra gli strumenti di lavoro, tutti quelli che possono servire allo sfruttamento del lavoro altrui; e concederne l'uso agl'individui e alle associazioni dietro il pagamento di una rendita, che rappresenta il di più della produzione dovuto alla qualità specifica dello strumento di lavoro, alla fertilità del suolo, alla situazione della fabbrica, ecc. In questo modo l'iniziativa della produzione e il regolamento degli scambi sono affidati agli individui e alle associazioni; ma la collettività previene le grosse accumulazioni · di ricchezza, garantisce l'eguaglianza delle condizioni, fornisce la possibilità di lavoro a tutti quelli che desiderano lavorare e impedisce che la concorrenza si converta nel suo contrario - il monopolio. sarà posta sopra una base sociale razionale che avvicina ad una realizzazione gli scopi ideali del liberalismo. In questo riguardo il socialismo può essere considerato come un grado più elevato dell'individualismo e come un ulteriore sviluppo storico di principio del liberalismo. Ma cesserà la lotta per la nuda esistenza e la possibilità di arricchire e di trioni are a spese di lavoro estraneo ». « Così il Woltmann - che al recente congresso di Annover è stato uno -dei sostenitori delle idee del Bernstein - si forma del socialismo e della società socialista un concetto ben diverso da quello proprio del collettivismo, •e sì che non gli si può rimproverare. d'essere stato per il passato un anarchi- <o! » (Rivista critica del socialismo, pag. 1045). 406 Biblioteca Gino Bianco
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