Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

tutti, fu da tutti abbandonato e restò un isolato. Gli anarchici, ai quali avrebbe potuto essere molto utile con le sue critiche spesso giustissime, non potevano certo seguirlo per il complesso delle sue idee e specialmente per le sue tendenze parlamentari; i repubblicani lo trovavano troppo socialista, ed i socialisti giudicavano che il suo socialismo restava troppo libertario. Forse questi ultimi temettero ch'egìi sarebbe stato un concorrente pericoloso per il suo ingegno e ia sua dottrina. Fu abbandonato da tutti; però conservò la stima di tutti, perché tutti riconobbero la sua buona fede e il suo ardente desiderio di fare del bene alla causa dell'emancipazioné e del progresso umano ». Ritornò alla politica nel 1919, vecchio ormai d'anni ma con Ìa fede e l'ardore combattivo di un tempo, associandosi, in quella grave crisi del primo dopoguerra, agli amici socialisti e anarchici nell'opposizione al fascismo, contro il quale lottò animosamente, esponendosi a rischi e suben.do affronti, sui giornali, nelle aule giudiziarie in molti processi e con le sue ultime pubblicazioni: l'opuscolo« Fascismo e Democrazia», edito nel 1924 dalla rivista Pensiero e Volontà diretta dal suo vecchio compagno di lotte Errico Malatesta: « un dotto e vigoroso saggio »r come lo definì nel 1945 Guido De Ruggiero; ed il volumetto « Politica e Magistratura dal 1860 ad oggi in Italia », pubblicato nel 1925 da Piero Gobetti fra i quaderni della Rivoluzione · Liberale. Recensendo questa operetta in Pensiero · e Volontà_, Luigi Fabbri così scriveva: « Saverio Merlino ha messo in questo suo lavoro non solo il riflesso della sua sapienza giuridica, ma tutta la sua passione giovanile di uomo di fede che ha idee sue personali e non appartiene a nessun gruppo politico deter minato, ma non ha tradito il contenuto spirituale che lo spinsé sul terreno della lotta contro tutte le ingiustizie fin dai primi anni suoi». Portò a compimento, intorno al 1923, il libro « Il problema economico e politico del socialismo », che vide la luct -come opera postuma nel 1948 presso l'editore Longanesi. Oc- ·cupandosi diffusamente di questo libro (Il Ponte, gennaio 1949) il Bertolino - il quale già irt uno scritto del 1946 aveva dette 22 Biblioteca Gino Bianco

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