mico, anche perché di una simile indagine non si trova traccia nei molti volumi delle opere di Carlo Marx. Ed è accaduto che, venuta improvvisamente l'ora di passare all'applicazione del programma socialdemocratico, i marxisti russi si sono trovati a disagio e non hanno saputo - forse non hanno potuto - che organizzare qualcosa che rassomiglia più che al spcialismo democratico, al socialismo di Stato.4 Ed infatti quale « democrazia » può esservi quando si proclama innanzi tutto la necessità « della più incontrastata subordinazione delle masse alla volontà unitaria ~el direttore del processo lavorativo, » e si vuole « un piano economico calcolato e regolato fin nei suoi più minuti particolari dal potere centrale? » « L'ufficio centrale di statistica - scrive il Bucarin 5 copiando dal Bebel - stabilisce, per esempio, quante paia di scarpe e di pantaloni, quanti chilogrammi di salsiccia, quante scatole di lucido da scarpe, quanto frumento, quanta lana, ecc. devono essere prodotti nel corso dell'anno. » Calcola pure « quanti compagni debbono essere impiegati nel lavoro dei campi, quanti altri nei laboratori di salumi, quanti nelle sartorie pubbliche. » Si farà inoltre un esatto inventario di tutte le macchine e attrezzi esistenti, della quantità di materie prime disponibile e del numero delle braccia da lavoro. Fermiamoci un momento. La statistica è la scienza dei grandi numeri: essa ci può dire, molto approssimativamente, ciò che esiste a un dato momento in mezzi di lavoro, materie prime e numero di lavoratori. Ma non ci dirà mai preventivamente quale sarà il prodotto del lavoro, perché questo dipende dall'intensità dello sforzo individuale, dall'àlea dei raccolti e da infinite altre circostanze. Bisognerà dunque variare continuamente il piano di produzione - ed anche quello dei consumi 4 In Itali~ l'agnosticismo di Turati e di quasi tutti gli altri socialisti fu causa che, nonostante il sentimento rivoluzionario che pervase le masse alla cessazione della guerra, nulla fu tentato per attuare il socialismo; perché non solo nelle masse, come dice lo Zibordi («Discorso ai lavoratori», settembre 1921), ma anche nei dirigenti non era sviluppata « la coscienza socialista ». 5 Bucarin, « Il programma dei comunisti (bolscevichi) », Milano, Soc. Ed. Avanti!, 1920. 385 .: Biblioteca Gino Bianco
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