utile destinazione dei mezzi di produzione e come avvicinarsi, con successivi miglioramenti, all'organizzazione della produzione che può dare alla società il maggior reddito. • I collettivisti si sono avveduti da un pezzo di questi difetti gravissimi del loro sistema, e si sono affannati a correggerlo, 1 ° limitandone l'applicazione alla grande industria, 2° ammettendo la concorrenza tra operai per la determinazione della re- , tribuzione del lavoro secondo la richiesta dei vari lavori. Ora il Turati fa un altro passo ed ammette la necessità di tener conto nella determinazione dei valori di cambio, non solo del tempo socialmente necessario a creare l'unità del prodotto, ma anche dei bisogni sociali, vale ·a dire della maggiore o minore richiesta dei vari prodotti. In qual modo la collettività, cioè l'amministrazione pubblica possa sciogliere il problema di con- . temperare i due criteri, egli non dice né può dire. In realtà, il costo è una determinante dell'offerta e della domanda, ma le determinanti ultime dei valori di cambio sono queste ultime. Quindi la collettività non può fare altro che stabilire condizioni generali tali da rendere facile l'equilibrio dell'offerta e della domanda, ed impedire e prevenire i monopoli e lo sfruttamento da uomo a uomo. Ma tutto ciò accenna ad un ordinamento diverso dal collettivistico, ad un ordinamento piuttosto cooperativistico, nel quale la funzione dell'amministrazione pubblica (federale) sia quella di distribuire i mezzi di produzione alle associazioni produttrici, in modo da garantire praticamente a tutti i capaci la opportunità del lavoro; e di eliminare i monopoli e mantenere una relativa eguaglianza fra i lavoratori, in modo da eliminare la possibilità delle usure e delle sopraffazioni. Questa concezione entra più nella sostanza delle cose che non la collettivistica, e ci avvicina di più ai problemi pratici dell'organizzazione • economica. Prendiamo un esempio, e sia ancora una volta quello delle ferrovie. Togliete le ferrovie all'industria privata e trasferitele al governo, sia quello d'oggi o qualunque altro. Voi non avete 375 Biblioteca Gino Bianco
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