Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

• di più, o limitando il· soddisfacimento di un altro bisogno. Chi volesse avère la migliore abitazione nella migliore località d'un paese, e poi i migliori abiti, i maggiori svaghi, ecc., insomma il meglio di tutto, sarebbe un egoista della peggiore specie e il suo egoismo non verrebbe tollerato. La collettività dunque non potrebbe stabilire una rimunerazione uniforme di lavoro e prezzi unif armi dei prodotti in tutte le· località, senza ingiustizia grave per gli abitanti delle località meno preferite. Anche a parte le ineguaglianze naturali di situazioni, vi sono ineguaglianze prodotte dal lavoro. Potrebbe mai la collettività pretendere che gli abitanti d'un territorio i quali avessero con assiduo lavoro di parecchi anni fertilizzato le loro terre, cedessero agli altri, meno laboriosi di loro, i loro prodotti in ragione del costo attual_e,nella proporzione tra il lavoro attuale loro e il totale delle ore di lavoro di tutt'i membri della collettività? Potrebbe essa pretendere che i membri di un'associazione che per capacità speciali loro o per maggiore assiduità al lavoro, ·maggiore concordia, ecc. producessero di più, si contentassero di una rimunerazione proporzionale alla durata del lavoro? Ma se così fosse, ogni lavoratore o associazione vedrebbe scemare il proprio reddito scemando la produttività del lavoro altrui. E si può immaginare che nascerebbero discordie gravi, che getterebbero lo scompiglio nella società. Tanto più che la collettività non potrebbe costringere un individuo o un'associazione il cui lavoro fosse più produttivo, a cedergliene i frutti per un corrispettivo da essa stabilito, s_enza adoperare la forza per impedire all'individuo di consumare ciò che produce, per impedire i cambi manuali, arrogando a sé il diritto esclusivo di smerciare i prodotti nell'interno del paese e all'estero. Dovrebbe la collettività circondare di barriere il paese e ciascuna località, sorvegliare le fabbriche, numerare le piante, istituire un sistema più esoso dei più esosi regimi doganali d'oggigiorno. 365 Biblioteca Gino Bianco

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