che il desiderio di maggior guadagno e relativo godimento fisico individuale. Anche oggi una notevole somma di lavoro - quello domestico - pur così grave e necessario specialmente nelle campagne, è eseguita dai membri della famiglia non con riguardo all'utilità di ciascuno, ma di tutto l'aggregato familiare. Un simile sentimento si può sviluppare nel seno di una collettività costituita in modo che il benessere di tutti si ripercuota sopra • ciascuno. D'altra parte, se oggi gli uomini, dissociati e in lotta fra loro, ambiscono sempre maggiori ricchezze e pongono (i più, non tutti) lo scopo della loro affannosa attività nell'acquisto di esse e nello sfoggio che ne fanno, è probabile, anzi è certo che in · una migliore organizzazione sociale, per effetto dell'educazione e dell'ambiente, essi saranno meglio ·dotati e non troveranno piacere in ciò che non soddisfa i loro veri bisogni fisiologici, né nella pura e semplice accumulazione delle ricchezze a scopo di dominazione altrui. Cosicchè, concludendo, noi ripetiamo un concetto espresso in principio, che cioè non si debba porre come presupposto del nuovo ordine di cose un mutamento radicale nella mentalità e nei sentimenti degli uomini; ma neppure escludere il coefficiente che alla costituzione e al funzionamento di nuovi istituti porteranno il progresso morale e la crescente solidarietà fra gli • • uom1n1. APPENDICE INTEGRATIVA SULL)EVOLUZIONE DEL DIRITTO DI PROPRIETÀ * Dobbiamo abbreviare il nostro schizzo dell'evoluzione ulteriore del diritto di proprietà. Per secoli la proprietà o piuttosto il diritto * Le pagine seguenti sono la parte conclusiva del saggio su « Le role de la propriété dans l'évolution économique » con cui il Merlino, nell'aprile del · 350 Biblioteca Gino Bianco
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