• denti; le banche, le borse, i mercati sono dominati dai « re » della finanza, che divengono non solo economicamente, ma anche politicamente i padroni del mondo. _ La libera concorrenza cessa poco per volta di funzionare: subentrano i giuochi di borsa, le àlee delle speculazioni, le altalene dei ribassi e dei rialzi, le crisi periodiche e i conflitti tra le nazioni. « L'operaio, la cuoca, il portinaio e il giardiniere », che il Pareto dice non risparmierebbero se non esistesse la proprietà privata, sono le vittime predestinate della speculazione, dell'aggiotaggio, dei cracks, dal Panama di Lesseps in poi. Chi acquista titoli industriali o rendita pubblica credendo di conservare i suoi risparmi, può star sicuro, se non è un professionista della speculazione, di pagarli a prezzi alti per poi doverli rivendere, per bisogno o per paura di peggio, quando i prezzi precipitano; e la cuoca e il portinaio rimangono da ultimo, dopo tante privazioni e delusioni, con· le tradizionali « calze » vuote. Tutto il sistema bancario e delle società anonime è falso e fraudolento. Fraudolenti i bilanci, le assemblee, i dividendi, le quotazioni di borsa. Risultato ultimo: la banca, la società falliscono, i dirigenti accumulano ricchezze e passano ad altre imprese; i depositanti, gli azionisti si immiseriscono. J ay Goul diventa miliardario: quelli che gli hanno dato i capitali per le sue ferrovie sono gettati sul lastrico. Il capitalismo descrive così la sua parabola. Nella sua fase discendente esso limita la produzione, incita ai consumi nocivi, lascia deperire i prodotti per tenere alti i prezzi nei mercati, li adultera e li falsifica, impedisce i progressi tecnici, acquistando brevetti per nasconderli e fabbriche di concorrenti per chiuderle; provoca crisi, serrate e disoccupazione, diminuzione di consumi e di nuovo serrate e disoccupazione; e da ultimo, non potendo, non sapendo più vivere delle proprie risorse, bussa alla porta dello Stato per avere dazi doganali, sovvenzioni, premi e concessioni, e riduce all'estrema miseria contribuenti e consu- • mator1. 347 Biblioteca Gino Bianco
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