terra, delle migliorie o delle industrie accessorie, trarrà profitto dalla maggiore produzione per aumentare gradualmente il suo consumo, elevando il suo tenore di vita, e per accrescere le sue riserve per l'avvenire. Il suo lavoro lascerà inoltre dietro di sè uno strascico: la strada, battuta da altri, diventerà col tempo d'uso pubblico; gli strumenti di lavoro inventati saranno copiati e fabbricati da altri; e la ricchezza accumulata gioverà in parte ai futuri coltivatori. Un'altra cosa poi può avvenire, ed è che il nostro coltivatore, dopo aver lavorato per un periodo di tempo più o meno lungo ed essersi provveduto di strumenti di lavoro ed aver accumulato riserve per l'avvenire, .abbia l'idea di chiamare in suo aiuto uno o più dei suoi meno fortunati vicini, facendosi sostituire da essi nell'uno o nell'altro lavoro, dando loro dalle fatte riserve quel tanto che essi ricaverebbero dal loro lavoro impiegato sulla terra da essi occupata, e rimanendo egli padrone dell'inteto prodotto del suo fondo. Cosi facendo, il coltivatore si trasforma in proprietariocapitalista, in quanto impiega lavoro altrui sulla terra che egli .ormai considera come sua (e per la quale, oltre al diritto d'uso, egli reclama a poco a poco il diritto di venderla, di trasmetterla ad altri per successione, ecc.); mentre i suoi vicini, passando ai suoi servigi, diventano suoi salariati, volontari o forzati. Nel salariato volontario - di cui si ha qualche esempio anche nell'economia presente, come nel caso di un contadino che, pure coltivando un suo terreno, accetta di lavorare per un dato numero di giornate o di ore per conto di altri contadini o proprietari - il lavoro che si presta ad altri è rimunerato (salariato) in ragione composta dell'utilità che chi lo presta ne ricaverebbe impiegandolo sulla propria terra e di quella che egli procura al padrone, che è, come vedremo, la legge dei cambi (salario minimo e salario massimo). Quando però la terra coltivabile è tutta occupata e vi siano uomini che non sappiano come fare a vivere, o nel caso di un paese conquistato, dove la terra con tutte le scorte e mi337 Biblioteca Gino Bianco
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