socialità e di civiltà. Essi comprendono non solo la vita fisica, ma anche la vita dello spirito, che supera la sfera dell'individuo. Essi poi variano; in circostanze favorevoli si espandono; nelle contrarie si contraggono. Alla varietà dei bisogni corrispo11de la varietà e diversità degli sforzi che fanno gli uomini per soddisfarli. I lavori differiscono tra loro per intensità e utilità, e la loro produttività dipende non solo dall'uso dei beni naturali (anch'essi di diversa efficacia nella produzione della ricchezza), ma anche da cause fortùite favorevoli e sfavorevoli. Infine il lavoro può produrre oltre all'utilità immediata, ossia al soddisfacimento del bisogno per cui è fatto, un'utilità permanente. Chi dissoda un terreno ne ricava non solo i frutti, ma lo rende anche idoneo a produrre per l'avvenire. Chi si apre un sentiero tra le selve giova a coloro che lo· percorreranno dopo di lui e ne faranno una strada._· Noi dobbiamo concepire il mondo economico non nello stato di quiete, ma nella sua evoluzione, nelle varie fasi del suo sviluppo, che vanno dall'economia semplice dell'uomo· primitivo che raccoglie i frutti selvaggi che cadono al suolo, alla complicata organizzazione industriale e commerciale dei nostri • tempi. Ciò premesso, osserviamo come procedono le cose, cioè come gli uomini ~i comportano prima nell'economia individuale o familiare, poi nell'economia associata, da ultimo nell'economia capitalistica: avvertendo che nella realtà queste tre specie sono incluse l'una _nell'altra, la più semplice nella più complessa, ma qui, per comodità d'esposizione, si considerano separatamente. L'ECONOMIA INDIVIDUALE O FAMILIARE. . . . Supponiamo un individuo che lavori, produca e provveda ai suoi bisogni isolatamente ··o col solo sussidio dei membri 334 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==