Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

. tutti gli altri moti progressivi e tendenze innovatrici della società moderna che si irradiano da tutte le direzioni della vita. Il socialismo è appunto lo sbocco finale di questo processo, la risultante delle forze morali e materiali che operano in esso. Non è tanto la contrapposizione della proprietà collettiva alla proprietà individuale, l'antitesi del modo capitalistico di produzione e di distribuzione della ricchezza, quanto piuttosto un intimo rinnovamento dei rapporti sociali nel senso di una maggiore giustizia e libertà fra gli uomini e di un più alto grado · di moralità: è, insomma, l'avvento di una civiltà superiore. Conseguentemente per il Merlino la prassi propria di un partito socialista che si ispiri a questa visione umanistica, che concepisca il socialismo più nella sostanza che nella forma, è quella non dell'azione concentrata sullo· Stato, ma dell'azione diffusa nella società: prassi che si differenziava in tal modo da quella seguita dai partiti socialisti di allora, i quali quasi tutti, sul- . l'esempio della socialdemocrazia tedesca, propugnavano la conquista dei pubblici poteri, vale a dire l'azione concentrata sullo Stato. E a proposito della grande controversia che, accesa dalle idee revisioniste del Bernstein, arse, poco di poi, in seno al partito socialdemocratico tedesco e che si ripercosse su tutto il socialismo internazionale, egli saprà assumere un atteggiamento suo proprio esprimendolo, con la consueta chiarezza e precisione d'idee, nel passo seguente: « ... E così la questione divenne se bisognasse prevedere una catastrofe o no, mentr'essa è tutt'altra. Lotta ci sarà inevitabilmente, più o meno violenta secondo le circostanze. Nessuno aspetta un placido tramonto da una epoca all'altra. La concezione positiva del socialismo esclude la catastrofe, vale a dire il cangiamento di scena da un giorno all'altro, la demolizione di un sistema e l'impianto di un altro per effetto d'una conquista di poteri legale o rivoluzionaria: ma essa non esclude il conflitto, che può nascere da un momento all'altro soprattutto se il popolo reclami serie riforme e tenti nuovi modi di organizzazione che urtino negli altrui monopoli. Allora la rivoluzione non sarà una catastrofe ma una sistema15 Bibliot ca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==