distingue due scuole: l'una fa della sociologia a base biologica (darwinismo sociale); l'altra della sociologia a base economica (ma• terialismo storico). L'A. combatte la prima (Spencer, Kidd) e applaude alla seconda, la quale muove dal concetto che l'elemento fondamentale dei fatti sociali deve cercarsi in un fattore speciale all'uomo e non già (come l'elemento biologico) coinune a tutti gli esseri organizzati. E questo fattore è la produzione e l'insieme dei rapporti economici, perché soltanto l'uomo produce. · Ammesso pure questo, che è djscutibile, che l'uomo solo produca, cioè trasformi la materia adattandola ai suoi bisogni, con quale logica si può sostenere che, poichè questo è il fatto specificamente umano, da esso soltanto prenda vita e norma la società umana; che « i fenomeni più complessi, producentisi nella società umana, non siano nulla più. che elaborazioni e complj.cazioni ulteriori » di quel fatto stesso? Con questo ragionamento, se fra gli uomini un certo numerò soltanto si occupa di astronomia, si potrebbe quasi dedurre le leggi della loro esistenza collettiva da questa loro funzione speciale! Altri troverà la caratteristica nella religiosità, e potrà dire a sua volta che i fenomeni sociali tutti non sono che « elaborazioni e complicazioni ulteriori » di quel fatto fondamentale! Nuovi ORIZZONTI SOCIALlSTI * È il titolo di un notevolissimo articolo del nostro collaboratore Enrico Leone (Critica Sociale, 1 ottobre 1899). L'autore comincia dal confutare l'opinione di coloro che, come il professore Antonio Labriola, non hanno saputo vedere nella recente discussione intorno al marxismo se non una defezione di alcuni socialisti militanti. « Ciò sarebbe vero - ribatte il Leone - se i crisisti, come dice il Bonomi, combattessero il socialismo marxi-- * Rivista critica del socialismo, 1899, pagg. 906-908. 327 ··Biblioteca Gino Bianco
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