Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

Essa nega che la democrazia sia destinata a svilupparsi nel regime· borghese; nega insomma ogni correlazione tra industrialismo e liberalismo. La Francia, nel periodo dell'economia industriale sviluppata, ha·. avuto successivamente la repubblica democratica del 1793, la mo-· narchia assoluta di Napoleone I, la monarchia borghese costituzionale di -Luigi Filippo, poi nuovamente una repubblica democratica, poi la monarchia di Napoleone III, infine la terza repubblica. In Germania il suffragio universale, che è servito all'unificazione del paese, coesiste con una monar~hia costituzionale mezzo feudale. In Russia il capitalismo prospera meravigliosamente sotto l'assolutismo orientale. Non è dunque possibile un nesso tra lo sviluppo del capitalismo e la democrazia. Il liberalismo, dopo aver servito a riunire i piccoli Stati e a costituire le grandi nazionalità moderne, è divenuto superfluo. Le forme democratiche erano necessarie a trasformare l'organizzazione feudale dello Stato in un meccanismo capitalistico; ora che la trasformazione è compiuta, il suffragio universale, la forma repubblicana possono essere eliminati senza pericolo; senza · che l'amministrazione, la finanza, la difesa nazionale ricadano nelle forme precedenti al 1848. Anzi il liberalismo è diventato non solo superfluo, ma dannoso alla borghesia: la politica estera della borghe-· sia, fondata sull'interesse capitalistico di conquistare nuovi mercati, la spinge alla reazione (gli Stati Uniti informino) e il movimento.- ascendente della classe operaia spinge egualmente alla reazione nella politica interna. Oggi il solo sostegno della democrazia è il movimento operaio: la sorte della democrazia dipende dal movimento • • operaio, non viceversa. La Luxemburg conclude, - alludendo alla nota frase del Bern-_ stein che ciò che importa è non tanto lo scopo finale, quanto il movi: mento,. - che abbandonandosi lo scopo finale del socialismo anche il movimento s'indebolisce e cessa. (I . Ho riassunto fedelmente e minutamente, e non esito à conve- . ire in gran parte co~ la signorina Lu~embu~g: - . Convengo con lei che la .cooperazione di produzione non possa svilupparsi nel regime attuale che in una cerchia assai ristrètta; ma il 321- ' ·· Biblioteca Gino Bianco

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