Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

• A PROPOSITO DI UN ARTICOLO DI RosA LUXEMBURG SUL LIBRO DEL BERNSTEIN * Pi tutti gli articoli - e sono stati innumerevoli - scritti in- . torno al libro del Bernstein, quello della signorina Rosa Luxemburg, pubblicato nel fascicolo 15 giugno del Mouvement Socialiste, è il pi_ù enso di"conce ti e il più lucido. È utile riassumerlo. Il socialismo del Bernstein - dice la signorina Luxemburg -- consiste nel far partecipare gli operai allo sviluppo della ricchezza sociale e nel trasformare così i poveri in ricchi. Ciò non è possibile . . E la Luxemburg dimostra che i due mezzi indicati dal Bernstein, l'associazione operaia professionale e la cooperazione, coi quali si * Rivista crztzcadel socialismo, 1899, pagg. 595-599. In altra parte della Rivista («Il nostro bilancio morale», pag. 962) il Merlino, confrontando le proprie idee con quelle del Bernstein, così si esprime: « Noi · b_e_r.11.~·ni~niA. ccettiamo molte delle premesse dello -scrittore tedesco anzi le -v_ amo antici ate): non crediamo alla catastrofe, all'accentramento 1n e nito de a r1cc ezza, all'esclusivismo economico, al modo comune di intendere la lotta di classe: ma non riteniamo possibile la trasformazione acifìca dell'attuale ordinamento capitalistico-oligarchico in un or 1namento emocratico-socialistico. Crediamo che, mentre il socialismo si diffonde nelle vene del corpo sociale, si prepara una crisi politica (che può avvenire senza concomitante crisi industriale), alla soluzione della quale è dove~e dei socialisti di partecipare non solo con l'energia della mente, ma anche con quella del braccio. La lotta non si presenta come fu immaginato che dovesse presentarsi: operai da una parte, dall'altra borghesi di tutte le con~ dizioni. Una parte della porghesia è disposta a far causa comune con la classe 02~.taijl: bisogna accettarne ·-rr ~opcorso non solo, ma dirigerne le forze alla attuazione del socìalismo. TI· quale oramai è più che 1~ bandiera di un partito o eµ una classe: è l'as irazione dell'umanità a un più alto grado di benessere, di moralità, di civ1ta ». E a proposito dell'anticipazione delle sue idee in confronto a quelle del Bernstein, qui rivendicata dal Merlino, Lucio Fiorentini nel suo libro « L'evoluzione del socialismo alla fine del secolo XIX» (Torino, Bocca, 1901) a pag. 12 cosl dice: « Avvezzi come siamo in Italia a tenere in poco conto le cose nostre e a metterci sempre in coda agli altri del di fuori, non ci siamo quasi accorti, e certo non ce ne siamo dati convenientemente per intesi, come un tale dubbio, un siffatto dilemma [rispetto al marxismo] si fosse presentato prima ancora che al Bernstein, ad un nostro concittadino; che se la concezione fu isolatamente simultanea, spetta al nostro connazionale il merito di averla per primo resa di pubblica ragione». Del libro del Bernstein « I presupposti del socialismo e i compiti della socialdemocrazia», l'editore Laterza nel 1968 ha dato la prima integrale traduzione italiana. 319 Biblioteca Gino Bianco

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