' ... A questa prima mortificazione del professor Labriola se ne aggiunse ben presto un'altra. Benedetto Croce, l'ammiratore entusiasta del professor Labriola e l'editore dei suoi Saggi} si è anch'egli sco- , stato da lui e da Marx nello scorso anno. In due articoli, tradotti e pubblicati. nell'organo ufficiale del marxismo francese, il Devenir Social (febbraio e marzo 1898), ora defunto - ed anche questa morte è un sintomo di decadenza del marxismo - in questi articoli che portano il titolo irriverente « Saggio d'interpretazione e di critica di alcuni concetti del marxismo », il Croce ha manifestata l'opinione che la società studiata da Marx sia niente altro che « una società ideale e schematica, dedotta da alcune ipotesi che potrebbero .anche noli essersi mai avverate nel corso della storia »; che la legge del valore affermata da lui « non si attua che parzialmente in date società storiche e in altre società ipotetiche possibili »; che « la storia è una lotta di classe solamente quando vi sono le classi e queste hanno interessi antagonistici e coscienza di questi interessi, vale a dire che essa è una lotta di classe quando ... è una lotta di classe»; che vi è « pericolo metafisico » nella dottrina del materialismo storico, e (osava aggiungere) anche « nelle opere del professor Labriola si trovano alcune proposizioni che hanno indotto recentemente un critico rigoroso ed esatto a conchiudere che il Labriola intende il materialismo storico nel senso proprio e originario di una metafisica, e della peggiore specie, d'una metafisica del contingente» (G. Gentile, « Una critica del materialismo storico », negli Studi Storici del Crivellucci, voi. VI, 1897, p. 421 ), ecc. E, come se la perdita di 11ndiscepolo del valore e della devozione di Benedetto Croce non amareggiasse abbastanza l'animo tutt'altro che tetragono alla sventura del prof. Antonio Labriola, ecco un altro marxista autorevolissimo, già redattore capo del giornale ufficiale della democrazia socialista tedesca, al tempo delle leggi eccezionali, e ora assiduo collaboratore della Neue Zeit - il Bernstein, - fare al Labriola un tiro più birbone di quelli del Sorel e del Croce. Non ha egli infatti scritto quei famosi articoli nella Neue Zeit sul _valoredel tempo e dello spazio in economia, che hanno messo sossopra i discepoli del grande Marx, mostrando loro l'inesattezza della concezione catastrofica del socialismo? Il povero professor Labriola si rammarica che il nome del Bernstein sia ora « sfruttato » dai propalatori della crisi del marxismo, 317 Biblioteca Gino Bianco
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