logica ed economica, e poi per le esigenze della pratica. La critica scientifica ha scosso l'antica fede nelle dottrine marxiste, a segno che gli avversari, confondendo, al pari. dei più ostinati marxisti, il socialismo col marxismo, hanno ripreso ardire e presagita ancora una volta la fine prossima del socialismo. Ma il socialismo non muore; come la Sfinge, non può morire se non dopo che il problema che esso pone sia risolto. E se oggi è in crisi, non vuol dire che stia per morire, ma si trasforma passando dalla « critica » alla « ricostruzione ». L'errore dei socialisti, o per parlare esattamente di molti socialisti, è di essersi ostinati nei dommi marxisti e di non aver provveduto in tempo a formarsi una nuova teoria· scientifica. Sono rimasti, qualcuno rimane ancor oggi, :fissi nell'adorazione del Maestro, estatici davanti a « Il Capitale », chiamato iperbolicamente « scrigno d'intuizioni portentose dai mille segreti e dalle mille sorprese, miniera inesauribile di trovate intellettuali, la quale a chi l'abbia appena sondata fa apparire abbastanza allegra la mania di coloro che si affaticano a completarla » (Turati, Critica Sociale) 1 giugno 1897). Onde avvenne un arresto di sviluppo nel pensiero socialista, proprio quando, accelerandosi e intensificandosi il moto progressivo della società, erano necessari nuovi criteri direttivi al partito socialista. Difatti i socialisti, traendo le masse a partecipare alla vita politica, si trovarono dinanzi a problemi insosp~ttati o volontariamente ignorati per il passato. La teoria catastrofica escludeva i tentativi di miglioramento: il peggioramento era da desiderare, perché affrettava la catastrofe. Quindi non solo le questioni politiche erano poco considerate, ma anche le questioni dell'ordinamento tributario, del protezionismo, del militarismo_, della giustizia amministrativa, del credito, ecc. o non erano affatto discusse o venivano relegate in seconda linea. I programmi minimi erano mezzo di agitazione e null'altro. Ed in essi venivano affastellate le idee più disparate, cozzandovi insieme la tendenza al concentramento della produzione (socialismo di Stato) con la tendenza contraria o 313 Biblioteca Gino Bianco
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