testa, nel processo del 1921 davanti alla Corte d'Assise di Milano in cui il Merlino era uno dei suoi difensori, richiamandosi a quei tempi lontani, farà questa dichiarazione: « Si costituì quel movimento terroristico che è conosciuto sotto il nome di ravacholismo) ed in quella circostanza io insieme col mio vecchio amico avvocato Merlino facemmo una campagna contro quella tendenza, e con discorsi, conferenze e stampati e mettendoci in urto con tanta gente ed esponendoci anche a pericoli personali, riuscimmo a stroncare quella tendenza. È forse una delle più belle memorie della mia vita l'aver contribuito alla distruzione del ravacholismo ». In tale saggio, che segna un'altra - importante tappa del suo pensiero, il Merlino, oltre a confutare le teorie dell'individualista americano Tucker, è già su posizioni critiche anche rispetto al comunismo anarchico nell'interpretazione datane dallo scienziato russo Pietro Kropòtkin, che l'anno precedente aveva pubblicato il volume « La conquista del pane »; ed enuncia la sua teoria della socializzazione delle rendite e dei profitti, maturata nell'incontro critico col pensiero dell'economista Von Wieser 4 e che sarà ripresa e svolta in « Pro e contro il socialismo », come modo di socializzazione_ sostanziale contrapposto al modo di socializzazione f armale per mezzo del possesso collettivo. Nello stesso anno sulla stessa rivista, vide la luce un'altra serie di tre suoi saggi critici dedi- -cati questa volta al pensiero economico, politico e giuridico dello Spencer, messo a confronto coi progressi raggiunti dalla scienza in questi diversi campi.5 A proposito di tali saggi, Alberto 4 Le analisi economiche e psicologiche della scuola dei marginalisti (Menger, von \Vieser, Marshall), come il lettore vedrà, offrirono al Merlino solidi argomenti a sostegno delle sue tesi socialiste. 5 Già nel gennaio del 1892 il Merlino aveva rivolto la sua attenzione all'opera dello Spencer, pubblicando nella rivista belga uno studio di trenta pagine sul libro « Justice » dèl filosofo inglese, e nel marzo dell'anno successivo, prima di questi tre saggi, prese in esame altri aspetti del suo pensiero con quest'altro saggio di non minore ampiezza: « Henry George et Herbert Spencer. A propos du livre de M. George: un philosophe perplexe », facendo un parallelo critico fra le idee dei due sociologi. I cinque anni (1889-93) dell'assidua collaborazione del Merlino alla rivista belga furono decisivi nella sua formazione culturale e teorica. Oltre a 10 Biblioteca Gino Bianco
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