Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

società di tutti lavoratori, è pur vero che gli operai nella grande maggioranza non sono moralmente e intellettualmente tanto sviluppati ancora, e secondo ogni probabilità non si possono, sotto il regime attuale, sviluppare mai tanto da elevarsi sopra i loro interessi di classe per attuare da soli il socialismo. La prova di ciò si ha nel fatto che nei paesi dove la classe operaia è molto numerosa e meno che altrove disagiata, essa è bensì fortemente organizzata . per la difesa dei propri interessi, ma si mostra refrattaria al socialismo. In Inghilterra i socialisti hanno te11tato d'inoculare i loro princìpi -nelle Trade-Unions, e riuscirono a far adottare da un congresso di unionisti un voto di socializzazione dei mezzi di produzione, ma questo voto provocò una reazione fra gli unionisti stessi; ed ora alla recente riunione di B~uxelles i socialisti inglesi hanno domandato l'esclusione delle Trade-Unions dal futuro congresso socialista internazionale, dichiarandole reazionarie. Anche negli Stati Uniti si osserva la stessa cosa: gli operai si sono organizzati in potenti ·associazioni ed il partito socialista stenta a farsi strada; ed anche il delegato degli Stati Uniti alla conferenza preparatoria di Bruxelles si è pronunciato contro l'ammissione dei delegati delle organizzazioni operaie al congresso socialista del 1900. Ora, se mai, la supposizione che la classe operaia acquisti co- . scienza socialista e giunga al potere come partito sopprimendo le classi, questa supposizione potrebbe reggere per i paesi in cui la classe operaia è numerosa, compatta, economicamente e intellettualmente progredita, per i paesi cioè della grande e grandissima industria, come sono appunto l'Inghilterra e gli Stati Uniti . .Nei paesi di piccola industria, di piccola proprietà od a regime industriale misto, dove le classi sono sbocconcellate in sottoclassi distanti fra loro per interessi, per sentimenti e per condizione sociale; dove viceversa sono numerosi i punti di contatto fra operaio e padrone, tra contadini e proprietari, e molti individui appartengono ad un tempo all'una e all'altra categoria; dove i proletari sono troppo avviliti dalla miseria e non riescono neppure ad unirsi per il miglioramento delle proprie condizioni, ivi è affatto illogico il credere che la trasformazione sociale possa avvenire per l'opera esclusiva della. classe operaia. I marxisti si sono avveduti di ciò e hanno deciso (in Italia almeno) di aspettare che si sviluppi il capitalismo, sorga la grande 273 Biblioteca Gino Bianco

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