• e durante il quale ebbe uno scontro polemico con i rappresentanti della socialdemocrazia tedesca. Partecipò ad altri congressi, come quelli di Capolago e di Bruxelles del 1891. Dedito agli studi severi non meno che all'azione pratica, povero di mezzi, colpito da provvedimenti che lo espulsero da alcuni Stati, visse fra disagi e rischi, e avrebbe potuto dire, così come di sé disse il Foscolo, di aver coltivato il proprio ingegno sotto la tem- . pesta come il contadino coltiva il suo campo, dando prova, in quelle condizioni, d'una operosità intellettuale che, si può ben dire, ha del prodigioso. Diede alle stampe, nel volgere di alcuni anni, opere di notevole valore culturale quali « Socialismo o Monopolismo? » ( 1887): un originale studio storico-teorico sul passato e il presente del monopolio, una delle primissime opere scientifiche della letteratura socialista italiana, « un libro - secondo Libero Tancredi - ricco di documentazioni minute e di osservazioni profonde che rivela l'onestà intellettuale e la cultura di chi lo scrisse »; l'aureo « Manualetto di scienza economica ad uso degli operai » ( 1888) e « L'Italie telle qu'elle est » (1890). Quest'ultimo libro, pubblicato a Parigi, fu giudicato da Arturo Labriola (« Spiegazioni a me stesso», 1945) « un . vigoroso e purtroppo dimenticato saggio che svelava la verità sull'Italia attuale, un magnifico antidoto non solo alle falsificazioni della storiografia ufficiale, ma anche a quella di maniera del signor Croce (Benedetto) ». Inoltre collaborò assiduamente ai periodici socialisti e anarchici italiani e stranieri e ad alcune importanti riviste in lingua francese e inglese, come il J ournal des Économistes, La Société Nouvelle, The Forum, Nineteenth Century ed altre. Siamo ora ad una svolta critica che determina l'evoluzione successiva del suo pensiero, e ascoltiamo, a questo proposito, una sua preziosa confessione: « Il mio libro « L'Italie telle qu'elle est » fu scritto nello spirito della dottrina marxista ed altro non è che un tentativo d'interpretare la storia recente d'Italia coi moventi della borghesia. Fu dopo aver scritto questo libro che io, riprendendo a studiare « Il Capitale » di Marx, fui 7 Biblioteca Gino Bianco
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