SAVERIO MERLINO ( PROFILO BIO-BIBLIOGRAFICO) Nacque a Napoli il 15 settembre 1856 di famiglia della media borghesia. Il padre era magistrato col grado di consigliere di Corte d'Appello. Compì gli studi nell'ateneo di questa città negli anni in cui vi insegnavano il De Sanctis, il Settembrini, l'Imbriani, il Dall'Ongaro, il Tari ed altri valorosi e insigni rappresentanti della generazione risorgimentale, i quali sono da lui ricordati con commossa ammirazione nel suo libro « L'Italie telle qu'elle est»; e. si laureò giovanissimo in giurisprudenza. Fin da allora, com'egli dirà, « mi si inocularono nel sangue i princìpi del socialismo »; i quali, dopo aver albeggiato alla fine del secolo XVIII, nel pensiero di Vincenzo Russo, uno dei martiri della Repubblica Partenopea, ed essersi affermati più tardi in quello di Carlo Pisacane, avevano ricevuto, fra il 1860 e il 1870, un vigoroso impulso dalla predicazione di Michele Bakunin. Cominciò ben presto ad esercitare la professione, nella quale, secondo un giornale del tempo, non tardò ad acquistar fama e fortuna. Difensore di Carlo Cafìero, Errico Malatesta ed altri Internazionalisti nel processo promosso contro di loro nel 1878 dopo il tentato moto insurrezionale di San Lupo in quel di Benevento dell'anno precedente, pubblicò in questa occasione il suo primo opuscolo, oggi introvabile, col titolo: « A proposito del processo di Benevento. Bozzetto della questione sociale ». Entrato così attivamente nel movimento socialista e anarchico, la polizia gli si mise alle calcagna, lo arrestò più volte, tentando ripetutamente di farlo processare, finché ci riuscì. Nel 5 Biblioteca Gino Bianco
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