Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

• Discorso il nostro che va proseguito nell'àmbito della cultura, per una rivalutazione critica del pensiero merliniano, i cui testi essenziali sono raccolti nel denso volume che presentiamo. Il Merlino dev'essere considerato meritatamente il teorico del socialismo democratico ( « la democrazia è tutt'una cosa col socialismo » ), inteso in una accezione liberale o, meglio ancora, libertaria che ha radici culturali italiane. E a proposito del termine libertario, perché non sia frainteso, si rende necessaria una precisazione. È evidente che il socialismo democratico, cosl com'è concepito dal Merlino, cioè un socialismo attuato nella libertà, è un socialismo libertario: e pertanto le due espressioni socialismo democratico e socialismo libertario sono in questo caso da considerarsi equivalenti. Errerebbe pertanto chi al termine libertario desse senz'altro il significato esclusivo di anarchico. Gli anarchici o socialisti anarchici (come il Malatesta, il Fabbri e il. Berneri fra gl'italiani) sono necessariamente libertari, perché se non fossero tali non sarebbero anarchici; ma si può benissimo essere libertari senza essere necessariamente anarchici, com'è appunto il caso del Merlino; il quale, verso la fine· dello scorso secolo, abbandonò l'anarchismo professato fin allora, senza cessare, per questo, d'essere socialista e libertario. D'altra parte, come il lettore vedrà in non poche pagine del libro, al Merlino non andava punto a genio il modello di socialismo democratico collettivistico d'ispirazione marxista a carattere autoritario e accentratore, che si era diffuso in Europa per l'influenza predominante della socialdemocrazia tedesca, e del quale egli è stato critico severo. Nello stesso senso e al pari del Merlino possono considerarsi socialisti libertari Carlo Rosselli, Andrea Caffì, Guido Calogero, Ignazio Silane, che parla sovente di umanesimo libertario, e anche Gaetano Salvemini, il quale ha usato l'aggettivo libertario per meglio qualificare il suo socialismo democratico, proprio come ha fatto il Merlino. Salvemini e Merlino: due uomini fatti per comprendersi, ma che purtroppo non si conobbero. Il Salvemini, che lesse solo nel 1950 la raccolta di scritti merliniani « Revisione del marxismo. Lineamenti di un socialismo integrale », in una lettera al curatore del volume cosl fra l'altro scriveva: « Ieri sera cominciai a leggere gli scritti di Merlino, e non potei andare a letto prima di avere inghiot3 BibliotecaGino Bianco

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