Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

riore. Pensa, ama, vivi e comportati verso i tuoi simili da consociato cosciente degli scopi e dei vantaggi morali e materiali della società ». Tale è la nuova morale che noi intravediamo. Essa implica, senza dubbio, dei grandi doveri, ma è la sola da cui possa scaturire la redenzione dell'umanità. IV.* Gli uomini possono vivere in diversi modi, e non è detto che i più felici siano quelli che sono circondati da maggiori agiatezze. Forse son più felici quelli che compiono maggiori sforzi e che sanno fare il sacrificio del loro benessere individuale, cioè dell'appagamento dei loro desideri e appetiti, al bene dei propri concittadini o dei loro cari. Il piacere morale è assai più intenso del piacere sensuale, e sarebbe strano che l'uomo, per correr dietro a questo, dovesse lasciarsi sfuggire il primo. Con ciò non intendiamo predicare la morale dell'astinenza e della rassegnazione. È stato necessario anzi reagire contro una simile predicazione; ma ora è forse tempo di reagire contro la reazione e di inculcare la necessità d'una integrazione morale che risulti dalla varietà delle condotte. Vi sono e vi saranno epicurei ·e asceti, egoisti e altruisti, uomini che vivranno di solo pane e altri che vivranno anche di pane intellettuale e morale. Non è necessario che tutti gli uomini siano modellati in un letto di Procuste. È però necessario che siano eliminate le grandi disuguaglianze e ingiustizie e siano assicurate le condizioni generali per cui ognuno potrà vivere secondo Ja sua natura. Non è· necessario che gli uomini vivano tutti la stessa vita, che godano gli stessi agi. Anzi è impossibile. Come * « Il problema economico e politico del socialismo», 1921, pagg. 221, 222 e 227. 182 Biblioteca Gino Bianco

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