malfattore che ci chiedesse informazioni giovevoli a commetere un delitto. In una società ben organizzata, la solidarietà sarebbe tale che il bene e il male si ripercuoterebbero da un individuo all'altro, dall'individuo alla società e viceversa, senza perdere della propria forza. Ma anche nella società in cui viviamo, l'individuo agisce sotto l'impulso sociale, al quale no1:1può sottrarsi. Noi siamo tutti più o meno « altruisti », anche senza saperlo o volerlo. La costumanza, l'opinione pubblica e influenze d'ogni sorta (che aumentano con la civiltà) premono su noi e dirigono le nostre azioni nel senso del maggior bene sociale. Se cerchiamo di resistere a questo impulso, ne risulta uno stato di lotta che va a discapito e a diminuzione del nostro personale vantaggio. Se, al contrario, lo seguiamo, le nostre sofferenze diminuiscono e si cambiano in piacere. In ogni caso, gli atti altruisti sono determinati dalla pressione delle influenze sociali. Non v'è un'altra morale e tanto meno una morale individuale pencolante ora verso l'altruismo, ora verso l'egoismo. Il principio di solidarietà domina tutta l'evoluzione sociale, dai tempi primitivi in poi; la sua sfera d'azione, limitata i~ principio in seno alla tribù, si allargò in seguito con l'ampliarsi dei rapporti fra gli uomini. L'ideale da raggiungere è la solidarietà completa, - cooperazione invece che fruttamento del- . l'uomo sull'uomo, - associazione libera ma cosciente, non fortuita, invece delle. gerarchie governative e di classe. È in seno all'associazione che l'individuo si manifesta, si eleva, si evolve. La libertà più grande e sincera dell'individuo risulta dalla solidarietà: essa è il punto d'arrivo dell'evoluzione, non il punto di partenza. La libertà è un effetto dell'associazione; è anche un metodo d'organizzazione e di cooperazione, poiché, sviluppando l'individuo, aumenta. le energie sociali e le moltiplica. Essa è, infine, una garanzia, la sola garanzia dell'eguaglianza nella associazione. Coloro che invece vorrebbero, come rimedio contro l'ozio, la fannullaggine, la frode, la violenza, ecc., la soggezione ser180 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==