Tutti questi bisogni costituiscono la vita, la quale è un tutto inscindibile. Onde si scorge la necessità di tenerci lontani egualmente dalle dottrine unilaterali ed estreme dei sensualisti e degli idealisti. Né asceti né epicurei: è il motto della vita moderna. La massima parte dei vizi della condotta e degli errori della vita morale traggono origine dall'essersi fatto pendere la bilancia troppo dall'una o dall'altra parte; dall'essersi nobilitati taluni . bisogni e talune facoltà e vilipesi altri bisogni e altre facoltà. Certo, l'uomo moderno vive più di idee e di affetti che di pane; ma il pane ci vuole; per pensare e per amare bisogna pur vivere; un uomo di fiacca salute può essere generalmente di poco aiuto ai suoi concittadini. Quindi è assurdo subordinare una parte dell'esistenza all'altra, il fisico al morale o il morale al fisico. Questo vale, ripetiamo, in tesi generale e per l'umanità presa nel suo complesso. Per l'individuo, e in date circostanze di tempo e di spazio, vi è una graduazione di bisogni, alcuni bisogni sono primari e altri secondari, alcuni più, altri meno urgenti ... * Il punto più importante dell'attuale evoluzione della moralità è il graduale scomparire delle differenze più urtanti della condotta corrispondente alla divisione della società in classi. L~ moralità è la coordinazione delle condotte degli uomini nella vita sociale. La storia della colonizzazione e dell'emigrazione ci mostra ad ogni pagina l'uomo civilizzato ridiventare barbaro quando si allontana dal suo ambiente, dalla sua società, dagli occhi dei suoi amici e dei suoi concittadini, e si · trova a contatto con razze inferiori o con individui di nazionalità, di lingua, d'origine del tutto diverse dalla sua. Allorché i vincoli sociali si allentano, la moralità s'indebolisce. Per- * « Formes et essence du socialisme », 1898, pag. 215 e passim. 175 Biblioteca Gino Bianco
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