che esso contenga lo stimolo più efficace all'attività individuale, e che ciascun individuo nella ricerca del proprio interesse venga a promuovere necessariamente il benessere collettivo. La più fugace osservazione dei fatti sociali basta a persuaderci del con- • trarlo. Nell'alto della società lo stimolo all'attività socialmente utile è minimo: perché l'individuo può soddisfare i propri bisogni con un semplice prelevamento sui frutti dell' altrui lavoro, « campa di rendita ». L'uomo che ha centomila lire di rendita all'anno o al mese o al giorno, che stimolo può avere, non che ad accrescere, ma semplicemente a conservare quel che possiede? Gli Astor, i duchi di Westminster e gli altri miliardari gemono letteralmente sotto il peso delle loro ricchezze. Il lamento è comune che i proprietari di terre o non hanno la capacità necessaria per attendere al miglioramento della coltura, o sono distratti da altre cure e da altri interessi. Anche per gli eredi di colossali fortune, come per gli eredi di corone, il caso della nascita tien luogo di merito: e uno non dei meno gravi inconvenienti dell'attuale ordinamento economico è appunto che della gente incapace si trova, per diritto di proprietà e di eredità, a capo d'importanti intraprese. La spinta dell'interesse personale è dunque minima in quelli che hanno i più grossi patrimoni e che in un dato paese posseggono in pochi la massima parte, la metà o i due terzi dell'intera ricchezza del paese. Nel basso della società lo stimolo a lavorare è anche minimo, ma per una ragione contraria: perché manca la possibilità di accrescere il soddisfacimento dei bisogni, manca il godimento dei frutti del proprio lavoro. Il colono non ha interesse a migliorare la coltura, perché sa che alla scadenza dell'affitto gli si crescerà l'estaglio. L'operaio, riluttando ad arricchire il padrone, lavora svogliatamente, si mette in isciopero, soffre la fame piuttosto che subire la legge del capitalista. La lotta che si combatte fra ricchi e poveri rende necessario un sistema coercitivo • • costos1ss1mo... 142 Biblioteca Gino Bianco
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