Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

• chisce gli speculatori, del mercante onesto che soccombe alla concorrenza, degl'inventori che muoiono di fame arricchendo delle loro invenzioni l'astuto speculatore, degli operai privati di lavoro a causa dei perfezionamenti che essi stessi hanno escogitato, dei bastimenti che naufragano e delle case che ardono , con vantaggio del proprietario assicurato; infine anche nel caso della pena; per cui il colpevole è messo in carcere e alloggiato e nutrito a pubbliche spese e la famiglia è condannata alla • • m1ser1a. In qualunque organizzazione sociale un rapporto matematicamente esatto tra ricompensa ed opera, tra i vantaggi dell'una e dell'altra parte nei cambi, non è possibile che venga stabilito; ~a nella società presente la grave e permanente ineguaglianza delle condizioni permette agli uni d'imporre e costringe gli altri ad accettare patti ingiusti. Ed avviene che il « superiore », cioè il meglio locato, quello che occupa una situazione più favorevole, si avvantaggi a scapito dell'inferiore, usurpando una parte della ricompensa che spetterebbe a quest'ultimo. I benefici della cooperazione, i vantaggi dell'incivilimento, delle scoperte e delle accumulazioni rifluiscono alle classi superiori; mentre gU svantaggi, le perdite, le più dure fatiche, i pesi gravano sullt. classi inferiori. L'operaio riceve il necessario per vivere e per procreare altri lavoratori (per quanto la loro esistenza torni utile alla classe capitalistica), le differenti classi di capitalisti ricevono ciò che è necessario per stimolare la loro avidità e indurli ad occuparsi degli affari, e per perpetuare la classe con tutte le sue qualità e con tutt'i suoi vizi caratteristici; e gli scambi sono fatti in guisa da assicurare l'ineguale ripartizione dei frutti del lavoro e da accrescere sempre più la distanza fra « superiori » e « inferi ori ». Lo STIMOLO AL LAVORO. Di tutti gli argomenti che si sogliono addurre per giustificare l'ordine di cose attuale, il più temerario è quello che afferma 141 iblioteca Gino Bianco

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