Nei rapporti tra operai e padroni la presunzione della reciprocanza dei servigi e della proporzionalità della ricompensa al merito è davvero assurda. Le masse operaie si dolgono appunto di essere defraudate di una parte notevole della ricompensa loro dovuta. Come questo lamento sia tutt'altro che ingiustifi- , cato, è il grande merito di Marx di aver dimostrato contro gli arzigogoli ·penosi degli economisti, più studiosi di difendere ad ogni costo l'ordine di cose esistente che di rintracciare i princìpi di giustizia. Il principio della proporzionalità della ricompensa al merito è addirittura· invertito nei rapporti risultanti dal sistema capitalistico; mentre per questo principio a maggior fatica dovrebbe corrispondere maggior ricompensa, proprio il ·contrario si verifica; le più gravi fatiche sono meschinamente compensate, e i più utili lavori sono tenuti a vile; mentre sono pregiate e lautamente rimunerate attività che appena meritano il nome di lavoro. Nel nostro sistema economico non vi è né vi può essere proporzionalità della ricompensa al merito. L'organizzazione attuale del commercio e del credito sopprime la responsabilità dell'individuo: les affaires c'est l'argent des autres. Le sorti dei negozi dipendono da una moltitudine di cause, spesso imprevedibili; e talvolta sono sulle ginocchia degli dèi maggiori del commercio, della banca e della politica. Il fallimento d'una banca trascina numerosi commercianti e privati nella rovina. La rottura d'un trattato di commercio distrugge la ricchezza penosamente creata dal contadino pugliese e dal siciliano. Alcuni sono .arricchiti da un dazio protettore; altri sono danneggiati da un rialzo o ribasso di borsa; altri sono messi addirittura sul lastrico da una nuova invenzione, da una crisi commerciale o finanziaria, da uno sciopero. Dov'è in tutto ciò il merito o il demerito individuale? Quanta parte di colpa hanno avuto i possessori di cartelle del Panama al proprio danno, e quanta parte vi hanno avuto i promotori, i giornali, il governo, il Parlamento? Il pubblico non può conoscere la natura vera delle intraprese a cui esso è chia139 iblioteca Gino Bianco
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